Tu sei qui

SBK, Oncu: “Montella? Se centri qualcuno in ogni gara, è meglio se resti a casa”

L'INTERVISTA - “Meritava di più di un Long Lap ad Assen, perché era già la seconda volta che mi veniva addosso in quattro gare. Credo sia qui per imparare a guidare”

SBK: Oncu: “Montella? Se centri qualcuno in ogni gara, è meglio se resti a casa”

Share


Can Oncu comincia a vedere un po’ di luce dopo l’infortunio al braccio riportato ad Assen, che lo ha costretto a saltare gli ultimi due Round del Mondiale SSP. Presente a Misano, per supportare la sua squadra e il grande amico Razgatlioglu, il turco del team Puccetti ci ha parlato del suo recupero e dall’incidente con Montella, che lo ha estromesso dalla lotta per il titolo 2023.

Come procede il recupero?
“Sto lavorando tanto e sto facendo progressi. Ovviamente non è facile e richiederà un po’ di tempo. Stiamo lavorando sodo per tornare tra un mese in Inghilterra. Farò un controllo per vedere come sta andando la situazione e spero di riuscire a rientrare. Nel mentre, sono venuto a Misano a trovare la mia squadra e tutti i miei amici e sono felice di essere qui”

Hai parlato con Toprak del suo passaggio in BMW? Cosa ne pensi?
“La prima cosa che ho fatto quando sono arrivato è stata andare da lui, perché siamo una famiglia. È un campione del Mondo, è il miglior pilota della Superbike, e quando fa qualcosa, quella è certamente la scelta giusta. Sono felice che provi a fare qualcosa di diverso, perché credo sarà un bene per cimentarsi in qualcosa di nuovo”.

Pensi che porterà BMW alla vittoria?
“Toprak può fare qualunque cosa e lo ha già dimostrato con la Yamaha”.

Cosa ci dici dell’incidente di Assen?
“Non è stato un mio errore, mi sono venuti addosso e non c’era nulla che potessi fare. Non posso farci niente, devo solo restare motivato e la prossima volta anch’io mi comporterò di conseguenza, perché non credo sia giusto dare soltanto un Long Lap, per un incidente che mi è costato due appuntamenti. Non è più un problema per me, tornerò più forte di prima e cercherò di vincere”.

Che penalità avrebbero dovuto dare a Montella?
“Avrebbero dovuto comportarsi come fanno con me ogni volta, perché io mi becco sempre delle penalità extra. Mi era venuto addosso nell’ultima gara dell’anno scorso e quattro gare più tardi l’ha fatto di nuovo. Mi aspettavo almeno qualche penalità in gara, ma non l'ha ricevuta”.

Yari era il tuo compagno di squadra la scorsa stagione. Vi siete parlati dopo l’incidente?
“No, non mi ha detto nulla, ma non mi interessa. Non ho bisogno che mi dica qualcosa, perché per tutti si è trattato di un incidente di gara. Lo dico anch’io, ma non è stato bello, perché non puoi andare addosso allo stesso pilota per due volte, nel giro di quattro gare”.

Credi ci sia qualcosa di personale?
“No, sono cose che possono succedere in gara, ma il fatto è che, quando sei in sella, devi guardare dritto davanti a te, non stare a guardarti intorno. Se vai a sbattere contro qualcuno in ogni gara, è meglio che te ne resti a casa. Credo sia qui per imparare come si guida”.

Questo infortunio ha completamente rovinato la tua stagione?
“Ero terzo in campionato, prima dell’incidente. Quest’anno potevamo vincere il titolo con la Kawasaki e ovviamente questa stagione adesso è andata. Quando tornerò cercherò di vincere più gare possibili, per provare a chiudere l’anno al meglio, prima di concentrarmi sulla prossima stagione”

Il tuo obiettivo per il 2024 è quello di vincere il titolo in SSP?
“Il mio obiettivo è quello di diventare campione con la Kawasaki, perché non ero molto veloce quando sono arrivato in Supersport, dopo il 2019, ma loro hanno creduto lo stesso in me. Amo molto il mio team e la mia moto e voglio laurearmi campione con la Kawasaki, prima di andare da qualunque altra parte”.

Nel 2018 hai vinto la tua prima gara in Moto3 da wildcard. Cosa cosa ti spinto a lasciare il campionato dopo una sola stagione, per passare alla Supersport?
“Le cose non stavano andando bene, stavamo perdendo la motivazione e Kenan ha detto che c’era bisogno di un cambiamento. Devo ringraziarlo, perché adesso ho una grande famiglia in Kawasaki, dove tutti credono in me. Questo è un sogno per me, perché sono nella squadra migliore. Siamo sempre tutti sorridenti e, anche quando le cose non vanno bene, mi motivano sempre. Sono molto orgoglioso di far parte del team Puccetti e voglio fare un regalo alla Kawasaki in 600”.

Articoli che potrebbero interessarti