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SBK, Pirelli: una notte da campioni a Misano lunga 20 anni

Da Hodgson a Bautista passando per Bayliss, Biaggi, Chili, Toseland, Corser e Rea: in 20 anni 18.891 giri e 2,9 milioni di chilometri percorsi in gara, pari a quasi 8 volte la distanza che separa la Terra dalla Luna

SBK: Pirelli: una notte da campioni a Misano lunga 20 anni

Una notte di stelle con quelle che hanno fatto brillare i colori Pirelli.  La Casa tricolore ha celebrato  sabato sera a Misano il proprio percorso nel mondo delle derivate di serie insieme ai suo campioni. Una partnership, quella tra Pirelli e il massimo campionato per derivate dalla serie, iniziata nel 2004 e che ad oggi non ha eguali, per durata, sulla scena motorsport internazionale, oltre ad aver rappresentato il primo esempio di monogomma nella storia delle competizioni motoristiche di vertice, poi seguito da altri campionati.

Nell’approcciarsi a questo campionato, Pirelli ha deciso di rispettarne la filosofia di base, ovvero il fortissimo e diretto legame con moto e prodotti stradali. Ecco perché la gamma pneumatici non è costituita da prototipi ma da prodotti di normale produzione che possono essere acquistati da tutti i motociclisti sul mercato. E di questa scelta l’azienda di pneumatici della Bicocca ha fatto un punto di forza e una strategia aziendale che ha voluto sintetizzare nel motto, ormai storico, “We sell what we race, we race what we sell” ad indicare appunto come gli stessi pneumatici utilizzati dai piloti siano regolarmente in vendita sul mercato. In altre parole, un travaso diretto di tecnologia dalla pista alla strada.

Sono stati 20 anni all’insegna dell’innovazione tecnologica. Pirelli, per prima, ha introdotto il colore per distinguere le mescole tramite l’applicazione di etichette colorate sulla spalla dei pneumatici. Nel 2013, anche in questo caso prima azienda a farlo, Pirelli ha abbandonato nelle competizioni moto i pneumatici da 16,5 pollici a favore dei nuovi 17”, misura ormai più diffusa su strada tra i motociclisti. Cinque anni più tardi, nel 2018, c’è stato il passaggio alle misure maggiorate, 125/70 anteriore e 200/65 posteriore. Più recentemente Pirelli ha introdotto nuove soluzioni in mescola molto morbida come la SCX e la SCQ posteriori in grado di offrire ai piloti prestazioni ancora più elevate e, da ultimo, anche una nuova soluzione morbida SC0 all’anteriore. Tutte innovazioni che negli anni hanno poi dettato i nuovi standard non solo in ambito racing ma anche di mercato.

I pneumatici DIABLO Superbike e DIABLO Supercorsa, sviluppati da Pirelli per le classi del Campionato per derivate dalla serie, dopo 20 anni di corse possono vantare un palmarès unico: nel Mondiale sono stati utilizzati con successo da 1438 piloti, hanno disputato 1105 gare per un totale di 18.891 giri e 2,9 milioni di chilometri percorsi in gara, pari a quasi 8 volte la distanza che separa la Terra dalla Luna. Pneumatici che sono stati sviluppati con la collaborazione di alcuni dei più grandi campioni del motociclismo che hanno fatto la storia del WorldSBK, tra questi anche gli 11 che con Pirelli hanno vinto almeno un titolo iridato nella classe regina: James Toseland, Troy Corser, Troy Bayliss, Ben Spies, Max Biaggi, Carlos Checa, Tom Sykes, Sylvain Guintoli, Jonathan Rea, Toprak Razgatlioglu e il campione del mondo in carica Álvaro Bautista.

Un percorso che riscontra grande soddisfazione da parte di Giorgio Barbier: “Il motorsport fa parte del nostro DNA e con il Mondiale Superbike siamo riusciti ad unire il mondo della pista a quello della strada: chi sceglie un pneumatico moto Pirelli deve sapere che non sta acquistando semplicemente una gomma tonda e nera ma il frutto di 20 anni di esperienza e di costante sviluppo tecnologico che Pirelli ha portato avanti in questo campionato grazie anche alla collaborazione di Dorna, della FIM, dei piloti e dei team. Siamo quindi orgogliosi di poter festeggiare questo importante traguardo ma mentre ripercorriamo con i ricordi quanto fatto in passato il nostro sguardo è già proiettato verso il futuro, verso nuove sfide, per scrivere nuovi capitoli di questa bellissima storia”.

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