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MotoGP, Rivola: “Con le ali abbiamo esagerato, dobbiamo abbassare le prestazioni”

L’INTERVISTA - “Le ali mi piacciono, ma non possiamo aspettare il 2027 per cambiare il regolamento. Ci sono troppi piloti che si stanno operando, questo perché le moto accelerano, staccano e vanno troppo forte. Serve un freno”

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È festa grande a Misano per l’Aprilia All Stars. La Casa di Noale si ritrova in Riviera insieme ai tanti appassionati, portando in pista le moto che hanno fatto la storia dell’azienda veneta. All’appuntamento non poteva mancare ovviamente Massimo Rivola.

L’amministratore delegato fa il punto della situazione tracciando la strada verso il futuro, dove manda un messaggio ben chiaro dal punto di vista regolamentare.

“Quest’anno penso sia davvero speciale questo appuntamento – ha esordito Rivola – la nostra speranza è che ci sia tanta gente presente qua a Misano per aiutare le popolazioni romagnole. Io sono faentino e capisco quanto stanno provando in questo momenti tutti i miei conterranei. So però che la Romagna non molla e tutti insieme stiamo reagendo di fronte a questa tragedia”.

Che effetto provi vedendo il passaggio dal due tempi al quattro tempi?
“Ovviamente la tecnologia va avanti e bisogna essere pronti a reagire. A me queste MotoGP piacciono, mi considero infatti un fan di ali e alette, anche se so che abbiamo esagerato. Serve però un regolamento che metta un freno e non possiamo aspettare il 2027”.

Cosa fare?
“Dovremo intervenire subito per abbassare le prestazioni. Il numero dei piloti che si opera al braccio destro è in continuo aumento e questo significa che c’è qualcosa che non va. Cosa? Semplice: queste moto vanno troppo forte, accelerano troppo forte e frenano troppo forte. Oggi se non sei un super atleta queste moto non le guidi”

Quanto è cambiata l’azienda dal 2019 ad oggi?
“L’Aprilia è cambiata molto, è cresciuta tanto, ma non sono ancora dove vorrei essere, dato che il mio obiettivo è vincere. Alla fine il racing è un pozzo senza fondo e ci sarebbero tantissime cose che vorrei fare. Stiamo però costruendo su basi giuste”.

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