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MotoGP, Uccio: "La mia idea per Ducati, Bezzecchi pilota ufficiale nel 2024 in VR46"

"Non mi piacerebbe se lo mettessero in Pramac, ne ho già parlato con Dall'Igna. Per il Mugello avremo degli aggiornamenti tecnici. La rivalità fra Marco e Bagnaia? Serve a entrambi per alzare l'asticella"

MotoGP: Uccio:

Al suo secondo anno di vita, il team VR46 si sta già imponendo come uno dei migliori squadre della MotoGP. Dopo 5 GP è in testa alla classifica squadre e con Marco Bezzecchi è 2° (ad appena un punto da Bagnaia) nel Mondiale piloti. Non ci potrebbe essere posizione migliore per arrivare alla gara di casa al Mugello. Alessio ‘Uccio’ Salucci non potrebbe essere più felice, il presente è un sogno e sta già lavorando per il futuro.

L’unica nota negativa è il piccolo infortunio di Marini.

“Luca per fortuna sta bene - rassicura Uccio - Dopo la botta pazzesca di Le Mans, le lastre al centro medico del circuito avevano dato esito negativo, ma nei giorni successivi continuava ad avere dolore. Quindi abbiamo fatto un TAC ed è venuto fuori che ha un piccolo distaccamento osseo, non sono un medico, ma mi hanno spiegato che è una sorta di lussazione del pollice. In un paio di settimane dovrebbe guarire, ora Luca ha un tutore e dovrebbe toglierlo nella settimana del GP del Mugello. Nulla di grave, ma penso che un po’ di fastidio gli darà, spero poco. I dottori sono molto ottimisti”.

A parte questo piccolo intoppo, come sta andando l’avvicinamento al Gran Premio di Casa?
Non so se ci credete, ma io sto vivendo un sogno. Sono veramente molto contento del team, dei ragazzi, dei piloti, abbiamo creato un gruppo fantastico. Arrivare al Mugello così mi piace tantissimo, è molto emozionante, lo faremo come primo team in campionato e secondi nella classifica piloti, ma avremo la stessa mentalità. A inizio anno abbiamo avuto un buonissimo momento, poi a Jerez una flessione, ma abbiamo dimostrato che stando insieme possiamo ritornare forti, come a Le Mans, dove senza la caduta anche Marini si sarebbe giocato il podio. Questa capacità mi fa ben sperare per il futuro, significa che non siamo un fuoco di paglia ma una realtà importante.

Un team satellite fino a che punto può sognare?
Abbiamo un pacchetto tecnico, grazie a Gigi (Dall’Igna ndr) e alla Ducati, che funziona molto bene. Abbiamo le moto dell’anno scorso che sono super collaudate e ai nostri piloti piacciono molto, inoltre Gigi ci dà sempre qualcosa, anche al Mugello avremo un pacchetto tecnico aggiornato. Oggi come oggi, stiamo dimostrando che un team satellite, dopo 5 GP, può stare lì a giocarsi il campionato. Sicuramente, da qui alla fine dell’anno, gli ufficiali cresceranno e noi no. Bisognerà vedere quanto possono farlo, mi sembra che in MotoGP ora sia tutto all’estremo, quindi si possono fare degli sviluppi durante l’anno ma non più di tanto. Non credo si possa migliorare di mezzo secondo al giro, semmai un decimo o un decimo e mezzo, è quello che noi dovremo compensare, troveremo il sistema per riuscirci.

Sei fiducioso?
Parlo col cuore in mano: sarò contento di arrivare dove arriveremo, comunque vada sarà un successo (ride). Non ci aspettavamo certi risultati e vedremo cosa succederà, ma saremo tosti e venderemo cara la pelle”.

È cresciuto il team, ma anche i piloti.
Marco e Luca sono cresciuti molto durante l’inverno, hanno fatto un gran lavoro. Quando hanno visto che il team è migliorato, lo hanno fatto anche loro. Siamo una squadra piccola, dobbiamo tenere d’occhio il budget, ma quando abbiamo qualcosa lo mettiamo a disposizione e quando non c’è chiediamo a tutti di tirare la carretta, come diciamo a Tavullia. Loro sono sono sempre pronti a dare qualcosa in più, hanno una dedizione totale. Maro e Bez sono voluti diventare dei piloti che stanno nella Top 6 e allo stesso tempo aiutato il team a farlo”.

Adesso che Bezzecchi è sbocciato, in tanti vorrebbero portartelo via. Sei preoccupato?
Ne ho viste di cotte e di crude in questo sport, non sono preoccupato. Mi aspetterei che Ducati lasciasse Marco un altro anno nel nostro team, mi piacerebbe che ci desse il supporto per continuare con lui”.

Stai parlando di avere una moto ufficiale?
Sì, niente di eclatante. La nostra squadra lavora per far sì che i nostri piloti vadano in quella ufficiale, il progetto è nato per quello, non sarebbe giusto né per noi né per lui tenere un Bezzecchi per tutta la sua carriera. Però non lavoriamo per altri team satellite, se Ducati volesse metterlo da Pramac, l’idea non mi farebbe impazzire. Abbiamo portato Marco in MotoGP quando tutti mi dicevano che ero matto, ora che va forte vorrei avere un po’ di supporto. Comunque, voglio sottolineare che io gestisco solo il team VR46 e dell’Academy se ne occupano altri, sarà Bez che poi dovrà parlare con il management”.

Tu cosa vorresti?
Io voglio tenerlo nel team a delle condizioni diverse da quelle che ha oggi. Mi spiego meglio, ora Marco ha un ingaggio e un pacchetto tecnico in linea con quelli di una squadra satellite, non è giusto che continui così. Ho parlato con Dall’Igna già un paio di volte e gli ho detto che mi piacerebbe se rimanesse in VR46 con una moto ufficiale e un contratto diretto con Ducati. Ora farò un passo indietro e sarà il manager di Bezzecchi, Gianluca Falcioni, a fare le trattative. Io sono molto sereno, mi dispiacerebbe perdere Marco, ma andremo avanti”.

Parliamo ora del presente di Bezzecchi e della sua rivalità con Bagnaia, pensi che la loro amicizia sia destinata a finire?
Prima di Le Mans sono andato a pranzo con loro due e mi hanno fatto ridere per tutto il tempo. Continuavano a scherzare, a ridere, a giocare. In questo momento c’è una rivalità veramente sincera e spero che duri. Hanno un modo anche bambinesco di prendersi in giro, ma sono veri. Se corrono a piedi e Bez vuole andare più forte di Pecco, se vanno al Ranch Pecco vuole andare più forte di Bez, piano a piano, anche non volendo, stanno alzando sempre di più l’asticella ed è il punto di forza dell’Academy. Allenandosi sempre insieme è una sfida continua, io in questo momento me li sto solo godendo. Bagnaia e Bezzecchi rappresentano i valori dello sport, quello che vorrei insegnare a mia figlia che ha 10 anni tramite lo sport.

Finiamo come abbiamo iniziato, con il Mugello. Qual è il sogno?
Marini 1°, Bezzecchi 2° e Bagnaia 3°”.

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