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MotoGP, Marini: "Se dobbiamo correre senza regole lo dicano, faremo della boxe"

"Sono arrabbiato: perché gli Steward non hanno penalizzato Binder? Ieri ci avevano detto che la penalità a Jerez a Pecco era corretta ed oggi per la stessa manovra di Binder e Marquez non hanno fatto nulla"

MotoGP: Marini:

Il Luca Marini che si presenta davanti ai giornalisti dopo la Sprint Race di Le Mans non sembra un pilota soddisfatto per un quarto posto ottenuto dopo un bel duello con Marc Marquez. C'è rabbia e delusione, perché oggi è accaduto proprio quello che ieri sembrava potesse essere scongiurato dopo l'incontro in Safety Commission tra piloti e Steward Panel, ovvero degli episodi di gara non puniti come avvenuto in altri GP. 

In particolare Marini contesta la mancata applicazione della sanzione di drop position, ovvero la cessione della posizione, che avrebbe dovuto scontare Brad Binder dopo il contatto avuto nei primi giri che ha mandato largo Luca togliendogli forse l'opportunità di festeggiare un podio invece che un quarto posto oggi. Luca non fa giri di parole e va dritto al punto. 

"Sono veramente arrabbiato riguardo le decisioni degli Steward oggi - ha commentato Marini - Ieri abbiamo parlato di tutto e loro ci hanno detto che Pecco a Jerez ha dovuto lasciare la posizione a Miller perché era giusto così. E perché oggi non hanno applicato lo stesso ragionamento e penalizzato Binder che mi ha spinto fuori pista o a Marquez che si è toccato con Pecco? Un’altra volta non c’è costanza ed è strano. E’ molto strano, alla fine della Safety Commission ho chiesto di preciso "se un pilota tocca un altro pilota e guadagna una posizione, deve lasciare la posizione?". E loro mi hanno risposto di sì. Oggi ci sono stati due casi di questo tipo e non hanno applicato questa regola e questo mi fa arrabbiare. Se Binder avesse dovuto perdere una posizione, io forse mi sarei trovato nella posizione giusta per fare secondo oggi. Quando Marc e Pecco hanno avuto il loro contatto nella chicane, Binder li ha passati entrambi. Abbiamo chiesto più costanza e ce l’avevano garantita. Ma oggi non è andata così. Per me non si tratta di Binder o di qualsiasi altro pilota, come pure non del contatto". 

Pensi che gli scenari siano uguali?
"Ma la manovra di Binder di oggi è stata anche peggio di quella di Pecco a Jerez su Miller, perché io sono proprio finito oltre la linea bianca, ovvero fuori dalla pista. Eppure niente penalità. Si tratta solo di prendere una stessa linea per ogni decisione. Poi possiamo anche cambiare le cose, nessun problema. Ma se parliamo e ci dicono certe cose, dopo mi aspetto che vengano applicate le stesse regole per tutti. Oggi il risultato è stato condizionato per me e sono arrabbiato perché non hanno mantenuto la parla data ieri. Che venissero a spiegarmelo almeno. Che mi dicano che Binder gli sta simpatico o che non possono penalizzare la KTM, io l’accetto. Ma voglio una spiegazione. Non voglio restare di nuovo senza sapere come devo comportarmi in pista. Non si tratta di me, ma di tutti, dobbiamo sapere cosa possiamo fare". 

Forse serviranno altri incontri con lo Steward Panel. 
"Anche Morbidelli ha detto che quello di ieri è stato il primo incontro e che magari ce ne saranno altri. Io lo spero. Ma quando parliamo di qualcosa e tutto è più chiaro di quanto non fosse a Jerez, mi aspetto che loro usino lo stesso sistema ovunque, ma non è successo. Ieri non mi aspettavo che fossero stati risolti tutti i problemi, ma almeno pensavo che fossero state chiarite certe cose". 

Quindi cosa ti aspetti adesso?
"Un altro incontro! Giusto per capire perché oggi non hanno penalizzato Binder. Non si tratta di lui, lo ripeto. Ma dell’episodio. Hanno penalizzato Pecco a Jerez ed hanno detto che era giusto così. Va bene, e quindi oggi a Binder? Vogliamo capire come stanno le cose, non è il contatto il problema. Volete uno sport come il Supercross, dove i piloti si toccano continuamente. Ok, dopo ci saranno più infortuni, più cadute. Poi ognuno può decidere se correre o meno, ma lì andiamo a fare la boxe. Ma serve una linearità che adesso non c’è. Si fregano da soli adesso". 

Non temi che si diventi troppo fiscali, quando i contatti ci sono sempre stati in questo sport?
"Ci sono sempre stati anche tanti sorpassi senza contatti. Direi che sono di più. Non si sta snaturando niente, si tratta solo di fare sorpassi in maniera corretta. Solo che ci sono sempre più piloti che per pigrizia o per cattiveria, non si impegnano a non toccarti. Ti vengono addosso per darti fastidio, così non li attacchi alla curva successiva, sia perché non toccarti magari è più difficile che toccarti. Freni tardi, le moto non si fermano quando sei in scia. Fai come Binder, stacchi tardi, metti la moto di traverso, poi fai sponda sull’avversario come si fa sulla Playstation e lui fa la curva tranquillamente. L’ha sempre fatto, ma tre anni fa le regole erano diverse. Siamo stati noi piloti a chiedere più penalità, ma poi non va bene che ad alcuni la diano e ad altri no". 

Domani come ti vedi nel GP?
"Oggi avevo problemi con la temperatura della posteriore, dovevo metterci tanta forza ed ho sentito la temperatura salire. Bastava poco per renderla meno affidabile, per avere meno grip. Ci dovrò lavorare. Purtroppo non abbiamo tempo per cambiare cose sulla moto, perché domani mattina troveremo temperature completamente diverse rispetto a quelle della gara, ma forse possiamo sistemare qualcosa sull’elettronica. Per aiutarmi in staccata soprattutto". 

Bel duello con Marquez. 
"Mi sono divertito nel duello con Marquez, come mi sarei divertito con chiunque. Ero più veloce nel finale, forte in curva 1 e nella 3. Marquez e Pecco erano più forti di me nel settore due, ho solo cercato di stare davanti in quel settore e basta. Abbiamo fatto qualche duello in passato ed onestamente mi sembra che sia a posto al 100%, la moto mi pare essere messa a posto per le sue esigenze. E’ diverso quando segui Marc piuttosto che quando segui Rins, vedi che ce l’ha più in mano. Sarebbe stato uguale vincere un duello con Pecco o chiunque altro, per me i rivali sono tutti uguali". 

 

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