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MotoGP, Pecco Bagnaia: "Marquez ha evoluto la strategia di cercare la scia"

"Non so perché lo faccia, lui può essere veloce anche da solo. Nelle FP2 ero preoccupato e nei guai, poi ho scoperto che era colpa di una gomma che non funzionava"

MotoGP: Pecco Bagnaia:

Dopo il GP, Rossi ha ironicamente sostenuto che Bagnaia dà il meglio di sé quando si trova nei guai. Esattamente quello che è successo anche oggi a Le Mans. “Ho provato a usare la strategia di Valentino, anche se non era nei miei piani” scherza Pecco. Può farlo, una volta strappato uno dei biglietti per la Q2 sul filo di lana, ma ha sudato freddo.

La situazione a Jerez era diversa, faticavo a guidare, mentre questa mattina e nell’ultima uscita del pomeriggio le mie sensazioni sono state ottime, potevo spingere - ci tiene a sottolineare - Poi è mancato solo grip al posteriore perché la gomma non funzionava bene. Le FP2 non sono state una buona sessione”.

Cosa è successo?
Sinceramente questa mattina tutto era andato tutto bene, a parte il giro secco. Pensavo fosse successo perché non avevo spinto abbastanza e la gomma nuova morbida non era pronta, ma quando ho iniziato le FP2 con lo stesso pneumatico, ero completamente nei guai. Tutto quello che funzionava al mattino, andava male nel pomeriggio, allora, a un certo punto abbiamo messo una media al posteriore anche se non era il momento, ma non è cambiato nulla. L’unico momento in cui tutto ha ricominciato a funzionare è stato quando ho fatto il time attack, quando abbiamo montato uno pneumatico nuovo, però avevo perso un po' di fiducia e non ho potuto spingere come avrei voluto”. 

Hai tirato un sospiro di sollievo?
Ero abbastanza preoccupato per quello che stava accadendo, mi chiedevo cosa stesse succedendo perché era tutto strano, ora posso dire che quella gomma non era molto performante e ho perso quasi 50 minuti per quel motivo. L’ultima uscita mi aiuta a essere tranquillo per domani”.

Pericolo scampato?
In questa pista è tutto complicato perché possiamo usare solo una gomma all’anteriore, la morbida, infatti abbiamo fatto tutti il giro veloce con pneumatici usati davanti, il mio aveva 12 giri. Sapevo che oggi avrei dovuto faticare, ma domani sarà tutto più semplice e sono contento di essere stato nei primi 10, che era il mio obiettivo”.

A complicare le cose c’è stato anche Marquez che ha cercato la tua scia e hai deciso di abortire il primo tentativo.
Oggi stavo rischiando di non entrare in Top 10 e ho deciso di non spingere con lui dietro, anche perché era davanti a me in classifica. Nell’ultimo periodo Marc sta facendo questo tipo di strategia nelle prove libere”.

Ti dà fastidio?
“In Malesia l’anno scorso stava facendo la stessa cosa, poi io sono caduto e lui si è messo in prima fila girando da solo: è Marc Marquez, tutti sappiamo quanto sia veloce, non ha bisogno di qualcuno che lo tiri. È una strategia che io non condivido, a me piace essere da solo, e la sta portando a un altro livello, la sta evolvendo: se mi fossi fermato al lato della pista lui avrebbe fatto lo stesso. Perché lo fa? Non lo so, lui si mette dietro a chi deve fare un tempo per forza, come me oggi che ero fuori dai 10, e lo sfrutta. Se fossi stato in prima posizione, non avrei fatto nemmeno un giro”.

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