Dopo le difficoltà di Jerez, Marco Bezzecchi è ritornato a farsi vedere nei piani alti della classifica, strappando l’accesso alla Q2 con il terzo tempo del venerdì. Un risultato frutto dell’ottimo feeling che il pilota del team Mooney VR46 è riuscito a instaurare sin dal primo turno di prove con l’insidioso tracciato di Le Mans.
“È stata una buona giornata. Sono partito bene al mattino trovando subito un buon feeling, poi questo pomeriggio siamo riusciti a fare un passo avanti - ha raccontato il Bez -Il passo era davvero buono, mi sono trovato molto bene in sella e sono riuscito a far girare meglio la moto. Mi manca ancora qualcosa in alcune parti del tracciato, ma nelle FP2 sono riuscito a essere forte in tutti quei punti in cui mi mancava fiducia nel primo turno, quindi non posso lamentarmi. Anche perché è andato bene anche il time attack”.
Un ottimo avvio in una giornata in cui si è assistito a numerose cadute, dovute alle basse temperature che hanno accolto i piloti del Motomondiale.
“La pista è in buone condizioni, ma la temperatura è bassa e nella prima parte del tracciato non riesci a caricare abbastanza l’anteriore, così poi ti trovi ad affrontare 3 o 4 curve in cui le gomme non sono in temperatura. È facile commettere errori arrivando alla curva 7 perché lì devi frenare forte - ha spiegato Marco - Il grip non è dei migliori, ma nemmeno il peggiore. Secondo me le condizioni sono molto simili a quelle dello scorso anno, ma io mi sono trovato un po’ meglio”.
Con le temperature di Le Mans, potrebbe essere proprio la soft che hanno montato tutti oggi la gomma giusta da usare in gara?
“La soft al posteriore è una buona scelta, perché è stata la gomma da gara anche nel 2022. Per quanto riguarda l’anteriore, invece, credo che al momento sia una decisione dettata dalle temperature. Penso che se facesse un pochino più caldo potrebbero usare tutti la media. Oggi volevo provarla, ma non me la sono sentita onestamente, quindi ho continuato con la soft che era ok, ma era un po’ al limite” ha chiosato il 24enne, che in questo venerdì ha fatto registrare la velocità più elevata alla speed trap. Merito della frenata ritardata, o c’è di più? “Boh, è perché la moto è veloce - ha sottolineato ridendo - Ho provato a frenare tardi, ma non so dove sia la speed trap”.
Sebbene la Desmosedici si sia dimostrata ancora una volta la moto più veloce del lotto, grazie alla sua maneggevolezza la KTM si è rivelata un’avversaria temibile anche in Francia, dove è stato proprio Jack Miller il più veloce di giornata.
“Oggi non li ho visti in pista. A Jerez sembrava che la KTM fosse più agile, ma anche la Ducati non se la cava male, quindi non posso lamentarmi - ha commentato Bezzecchi - Devo controllare meglio il passo di Jack e Brad, ma penso siano davvero in un ottimo stato di forma in questo momento. Dovrò innanzitutto fare una buona qualifica, poi vedremo in gara. Proverò a dargli battaglia”.
In questo avvio di weekend, il riminese sembra aver ritrovato la fiducia che gli ha permesso di conquistare la sua prima vittoria in Top Class in Argentina, ma è ancora presto per cominciare a farsi delle aspettative sulle prossime due giornate di gara.
“Io ho avuto fiducia anche in America e Jerez, ma non sono riuscito a essere così veloce. Qui mi sono sentito bene e quando ho spinto il tempo è arrivato. Dobbiamo capire perché in Texas e a Jerez non è stato così, però è un periodo in cui mi sento bene con la moto - ha ammesso - Cerchiamo di essere sempre competitivi. La base sarà vedere come sarà il tempo domani. Spero che sia buono, perché qui è sempre un terno al lotto. Non so cosa aspettarmi perché devo studiare un po’ i tempi degli altri, però mi sono sentito bene. Spero di migliorare ancora in due o tre punti, ma sono abbastanza contento”.