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MotoGP, Miller: "KTM mai così competitiva, ora sta ai piloti essere all'altezza"

Dopo il doppio successo delle KTM a Jerez, si alza l'asticella delle aspettative per la casa di Mattighofen, Binder e Miller sono entrambi alti in classifica. Binder: "cavalco l'onda una gara alla volta, in passato lottavamo per il 5° posto, ora lottiamo per il podio"

MotoGP: Miller:

Il successo delle due KTM sul circuito spagnolo di Jerez è stato, forse, un punto di svolta per chi ancora avesse dubbi sui protagonisti di questo campionato. E' vero, con alcuni dei nomi di peso, Bastianini e Marquez, fuori dai giochi, sicuramente il quadro può dirsi ancora non stabile quanto dovrebbe a cinque gare dall'inizio di questo mondiale. Tuttavia il successo doppio, nella sprint e nella domenica, dei due piloti di punta (ed è doveroso sottolineare anche l'incredibile prestazione di un Pedrosa ai massimi livelli), ha sicuramente alzato l'asticella delle aspettative poste su Brad Binder e Jack Miller. L'uno un veterano della KTM con uno stile di guida 'in scivolata', l'altro già pienamente a suo agio dopo il passaggio dalla Ducati e con un bagaglio di esperienza di tutto rispetto. Il weekend di Le Mans dal meteo incerto mescola ancor di più le carte a favore di una KTM che, se si dovesse correre sul bagnato, ha già ampiamente dimostrato di poter mostrare i denti.

Lo scorso weekend a Jerez per te è stato fenomenale. Sicuramente il doppio podio ti avrà dato una grande iniezione di fiducia per affrontare al meglio anche il circuito francese. Il meteo però sembra imprevedibile e Le Mans finora non ha mai visto KTM tra le più competitive, quali sono le tue aspettative?
"Sono ansioso di mettermi alla prova qui a Le Mans dopo i risultati di Jerez - ci racconta Brad Binder - la mia fiducia come pilota e nella moto non è mai stata a livelli così alti. In passato qui avevamo un buon livello ma quest'anno le cose sembrano migliorate moltissimo. MI aspetto sicuramente di avere più potenziale rispetto allo scorso anno, e Le Mans è sempre stato un circuito che apprezzo, nonostante in passato non sia riuscito a brillare come avrei voluto. La mia priorità quindi sarà cambiare questo trend, tenendo la testa bassa e continuando a lavorare dando il massimo".

Questa è sicuramente tra le KTM più competitive che abbiamo visto, pensi che tu e Jack siate pronti per lottare per il titolo?
"E' chiaro che a prescindere dai circuiti abbiamo dimostrato quest'anno di poter ottenere degli ottimi risultati, i passi in avanti ci sono stati. Il team ha fatto un lavoro egregio per consegnarci una moto così competitiva, quindi penso che facendo un buon lavoro come pilota il risultati sia alla nostra portata. Un risultato che in passato era molto più lontano di quanto lo sia oggi, un passato in cui una top5 sembrava già un buon risultato. E' un periodo eccitante per me e la KTM".

Pensi di aver ormai trovato un buon setup per la moto, per poter competere per il titolo, o la tua KTM ha ancora bisogno di qualche passo in avanti?
"Mi piacerebbe sicuramente poter fare qualche step ulteriore,  questo è sicuramente il periodo migliore per la KTM, non siamo mai stati così competitivi quindi cercheremo di cavalcare l'onda del momento. Correre per il primo posto è molto più divertente che lottare per restare tra i primi dieci. In questo momento mi sento competitivo e cercherò di continuare ad esserlo per poter lottare tra i primi".

Miller: mai una KTM così competitiva, ora sta ai piloti essere all'altezza

Dello stesso avviso è il suo compagno Jack Miller, che ha sciolto le incertezze legate al suo passaggio dalla Ducati e che dal suo quarto posto in classifica può testimoniare il passo in avanti fatto dalla casa di Mattighofen.

In passato hai ottenuto già dei podi qui a Le Mans, che aspettative hai?
"Le Mans è un circuito che apprezzo davvero, anche se una volta ha provato a farmi fuori - scherza come sempre Jack Miller - persino nel 2020 lottai fino alla fine, con Danilo e Dovizioso, finché la moto non cedette. E' un tracciato particolare, e le condizioni meteo qui sono sempre state incerte, ma credo che si possa adattare bene alla KTM. La moto è molto competitiva nelle frenate brusche e nelle ripartenza, quindi il potenziale c'è".

Da quando sei approdato in KTM hai sempre lodato le capacità di frenata e di gestione dell'anteriore. Pensi che questo potrebbe essere il punto di forza decisivo qui sul circuito francese?
"Sicuramente la moto si presta molto ad alcuni segmenti di questo tracciato, ed anche nel modo in cui affronta i cambi di direzione. Anche il tempismo sarà fondamentale per tenere bene le linee, e la KTM sta continuando a migliorare sia sotto questo aspetto che dal punto di vista della velocità di percorrenza, come dimostrano gli ultimi podi ottenuti. Credo che approdiamo qui in Francia nelle migliori delle condizioni".

Un altro vostro punto di forza sembrano essere le partenze.
"Penso di essere sempre stato forte nelle partenze, anche se quando ero in Ducati molto del merito veniva attribuito all'abbassatore. Sia io che Brad possiamo fare bene e la KTM sta dimostrando di tenere il passo anche sotto il profilo tecnico".

Tra i piloti più "veterani" della MotoGP, hai assistito all'evoluzione della MotoGP, sopratutto in termini di aerodinamica. Come si proietta tutto ciò su un circuito come quello di Le Mans?
"Rispetto al passato le impennate sono diventate molto più rare, sopratutto al termine del rettilineo poco prima del punto di frenata la moto cominciava ad alzarsi, ma ora è tutto molto diverso. Mi viene quasi da dire che sia diventato "più facile" in un certo senso perché oggi le moto sono molto più stabili, ma d'altro canto affrontare l'ingresso alla prima curva è diventato più difficile e forse anche più rischioso a queste velocità. Il fatto che le moto ora siano molto più incollate a terra permette a noi piloti di concentrarci meno su problemi come le impennate e più su altri aspetti come le frenate e la percorrenza in curva."

E' diventato più faticoso? In cosa differisce la KTM dalla Ducati in termini di dispositivo posteriore?
"Non saprei dire se sia diventato più faticoso, tecnicamente non sei mai seduto sulla moto, ma forse la nuova aerodinamica con la sua portanza rende più difficili da gestire gli ingressi in curva a determinate velocità. Quanto alle differenze tra i dispositivi, credo che quello di Ducati nella sua fase embrionale avesse ovviamente dei vantaggi rispetto agli avversari, ma adesso bene o male queste differenze si sono assottigliate e non vedo grandi differenze".

Vedremo nuovamente la KTM sul podio?
"Il campionato è iniziato da poco, ma è sicuramente nelle nostre potenzialità. Non abbiamo mai avuto un pacchetto moto migliore di questo per ottenere questi risultati, quindi ora anche il pilota dovrà essere all'altezza delle aspettative".

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