La Cassazione si è espressa sulle assicurazioni in tema "valore del mezzo"

E' capitato a tutti, fare un incidente con un'auto o una moto con qualche anno sulle spalle, ed il sinistro ha causato più danni del valore del nostro mezzo. Morale? Nulla, si abbassa la testa e "si sta", incassando l'eventuale (non sufficiente) risarcimento. Ora però è intervenuta la Cassazione, che si è espressa sulla cosa. Se fino ad ora, il costo di riparazione in seguito ad un danno di terzi superava il valore residuo del mezzo, il risarcimento della compagnia non superava il valore di mercato, ora qualcosa cambierà. Niente più rottamazione del mezzo sinistrato.

I colleghi di Quattroruote hanno riportato una sentenza ripresa da Federcarrozzieri: “Interviene a gamba tesa sul settore delle riparazioni auto, bacchettando di fatto le compagnie di assicurazioni che spingono i propri clienti a rottamare l’automobile in caso di incidente quando il costo delle riparazioni supera il valore commerciale della vettura. Da tempo i giudici ritengono lecito risarcire riparazioni il cui costo non supera notevolmente il valore di mercato del veicolo, ma ora la Cassazione ha fatto di più: in un caso dove il danneggiato aveva richiesto ‘una somma pari quasi al doppio del valore del veicolo’ ha infatti chiarito che, pur dovendo ‘tener conto della necessità di non sacrificare specifiche esigenze del danneggiato a veder ripristinato il proprio mezzo’, il limite per il risarcimento è che non vi sia un aumento di valore del veicolo”.

Così facendo, sarà dunque il sinistrato a decidere se cambiare auto o moto, oppure farla riparare. Sarà effettivamente così? Lo vedremo nel corso del tempo. Certo è, che se si è espressa la Cassazione, per le compagnie assicurative ci sarà poco da fare e da obbiettarsi. Staremo a vedere.