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SBK, Rea: "Sono andato sulla linea bianca a 320 km/h e la domenica è finita lì"

"Purtroppo la caduta del mattino ha condizionato la mia giornata. Veneredì non ero molto fiducioso, ma alla fine anche oggi potevo essere sul podio"

SBK: Rea: "Sono andato sulla linea bianca a 320 km/h e la domenica è finita lì"

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È una domenica che lascia l’amaro in bocca a Johnny Rea. La caduta accusata nella Superpole Race ha infatti condizionato non poco la sua giornata, tanto da chiudere in quinta posizione alle spalle di Alex Lowes.

 Johnny è quindi costretto ad incassare nuovamente il colpo al termine di un fine settimana dove gli resta l’amaro in bocca di fronte alla superiorità di Bautista. D’altronde c’era da aspettarselo.
“Peccato per questa domenica – ha esordito – ho toccato la linea bianca nella gara sprint e sono finito a terra. In curva 1 Toprak mi ha dato spazio, ma in quel tratto eravamo a 320 km/h e purtroppo avete visto come è andata. È stato davvero frustrante, perché la caduta ha condizionato Gara 2”.

L’attenzione si focalizza subito sulla manche del pomeriggio.
“Partendo da dietro la mia corsa è stata condizionata da subito, dato che ho trovato traffico all’inizio. Ho dovuto quindi attaccare e attaccare, cercando di colmare il gap. Il problema è che ho consumato  troppa gomma all’inizio e alla fine non avevo più grip sforzando in quel modo”.

Johnny preferisce però vedere il bicchiere mezzo pieno.
“Abbiamo fatto un piccolo cambiamento rispetto a ieri e sono dell’idea che potevamo giocarci nuovamente il podio come al sabato. Sono riuscito a recuperare bene su Locatelli, che nel finale era molto forte, arrivando poi vicino a Lowes. Più di così non potevo fare, dato che la gomma era finita”.

La rincorsa al settimo titolo è ormai un lontano miraggio e Johnny nemmeno ci pensa più.
“Penso che alla fine sia andata meglio di quanto mi aspettassi. Venerdì non avevo le sensazioni che volevo e inizialmente ho arrancato nel confronto co Aegerter, Bassani e Locatelli. Quel che conta è che siamo però riusciti a lottare con loro”.

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