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SBK, Razgatlioglu: "A Barcellona contro Bautista non c'è nulla da fare"

"Dopo una decina di giri è più veloce di me, io devo guidare a metà gas per non finire le gomme. Il mio futuro? Non è il mio lavoro, io penso solo al campionato"

SBK: Razgatlioglu: "A Barcellona contro Bautista non c'è nulla da fare"

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Dopo il primo giorno di prove a Barcellona, Toprak Razgatlioglu ha già le idee chiare: per battere Bautista servirà un miracolo, o quasi. Il campione della Ducati, nel turno del pomeriggio, si è messo al primo posto e ha rifilato più di un secondo al pilota della Yamaha.

Già ad Assen, il turco aveva pronosticato che battere Alvaro a casa sua sarebbe stata un’impresa.

Sembra ancora così - ha confermato oggi la sua idea - Ho provato a fare una simulazione di gara, non è andata male, ma rispetto ad Alvaro ho un grande gap. Le gare sono sempre difficili e dopo 10 giri è sempre più veloce di me, cercherò solamente di lottare per il podio. Però sono contento perché il passo non è male, soprattutto al pomeriggio con il caldo, nonostante qualche problema. Penso che domani riusciremo a risolverli e potrò migliorare di ancora 2 o 3 decimi, vedremo. Non sarà facile vincere, a meno di qualche problema degli avversari, ma non sono uno che spera nelle cadute degli altri”.

Togliere 250 giri alla Panigale non è servito a cambiare le carte in tavola (“Ho saputo che hanno ridotto i giri alle Ducati, ma non sembra che li abbiano sentiti” l’opinione di Toprak), come nemmeno darne altrettanti alla Kawasaki (“Ho trovato Alex Lowes in rettilineo e l’ho passato, ma qui è importante l’uscita dall’ultima curva”).

Come se non bastasse, neanche sulle gomme può fare troppo affidamento. A iniziare dalla nuova copertura portata in Spagna da Pirelli.

Non ho provato la nuova gomma perché è troppo soffice quando fa caldo e normalmente non mi piacciono le gomme morbide perché spingo tanto in frenata. Per il mio stile di guida ho bisogno di un pneumatico duro, soprattutto dopo 10 giri, la morbida con me non funziona” ha spiegato Razgatlioglu.

Al posteriore, poi, lamenta ancora mancanza di grip.

Abbiamo sempre quel problema e qui è ancora peggio che ad Assen - ha confessato - Non posso aprire il gas, guido con l’acceleratore a metà, specialmente dopo 12 giri. Lo scorso anno, qui, avevo spinto all’inizio per cercare di seguire Alvaro e avevo avuto un grande calo delle gomme alla fine. Dovrò stare molto calmo”.

Solo nella gara corta ripone qualche speranza.

Nella Superpole Race potrò spingere, ma in quelle lunghe non sono forte, devo guidare molto morbido sul gas. Vale anche per Bautista, ma lui è leggero e la Ducati va bene, oltre a essere una delle sue piste preferite”.

Cercare di mettersi davanti in partenza e rallentarlo?

“Non penso sia possibile - la risposta - Se iniziassi a lottare con lui, dovrei aprire il gas presto e frenare tardi, surriscalderei la gomma posteriore. Lo so dalla scorso anno”.

L’ultima battuta è sul suo futuro, con le voci di mercato sui suoi conti che si rincorrono negli ultimi giorni.

Non è il mio lavoro, è quello di Kenan - ha fatto orecchie da mercante - Io sono concentrato sul mio, abbiamo una stagione molto lunga davanti e penso al campionato, non ad altro. Vedremo cosa succederà in futuro”.

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