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SBK, Petrucci, il ritorno di 'Handyman': "Un onore correre a Le Mans con Ducati"

"Ho sempre avuto un grande rapporto con tutti, poi hanno tanti dati e conoscono la mia posizione in sella, il che aiuta. A Le Mans ho vinto l'ultima volta che ci ho corso in MotoGP con Ducati...". Barnabò: "se un pilota è felice, è più veloce"

SBK: Petrucci, il ritorno di 'Handyman':

Danilo Petrucci continuerà ad esibirsi nella sua vera specialità: il tuttofare, o handyman se vi piace l'inglese. E' infatti di oggi la notizia che sarà proprio il Petrux a sostituire a Le Mans un Enea Bastianini ancora alle prese con il recupero dall'infortunio alla spalla di Portimao. Un ritorno in rosso in MotoGP per Danilo, che si ritroverà proiettato in sella ad una Ducati ufficiale dopo aver anche saggiato nel 2022 la Suzuki a Buriram. Altro esempio lampante delle sue doti di trasformista.

Nella prima giornata di Barcellona, il pilota di Barni non ha sfigurato, ma probabilmente la decima posizione in combinata non rende del tutto giustizia al suo potenziale ed il sospetto che sia proprio Danilo il pilota più penalizzato dal taglio di giri motore sulla Ducati è piuttosto pesante. Pesante come lo è Danilo, che già non brilla per un eventuale concorso da modello skinny e probabilmente ha pagato più di altri la perdita di potenza derivata dal taglio di giri. Ma le prime domande per Petrucci sono riguardo questa wilnd card a Le Mans, che per ironia della sorte è anche l'ultima pista su cui Petrucci ha vinto in MotoGP, proprio in sella ad una Ducati Factory nel 2020. 

“Ieri sera Ciabatti mi ha chiesto se fossi disponibile - ha spiegato Danilo - credo perché Pirro voglia correre al Mugello per il CIV e non hanno altri piloti che hanno provato la MotoGP. La mia ultima volta con una Ducati MotoGP è stata nel 2020, con una MotoGP in generale è stata l’anno scorso. Ho detto di si, questa mattina hanno sistemato tutto e ci proverò. So dove sono tutti i bottoni, hanno anche molti dati dal passato, ma si tratta solo di cose semplici, perché già avere la posizione di guida è una gran cosa perché si risparmia tempo. Si tratta di un V4, ho sempre guidato una quattro cilindri. L’anno scorso con Suzuki non avevo idea di cosa fare e da parte mia ricordo bene la prima area di frenata. Frenavo, guardavo da una parte e la moto andava dall’altra. È stato difficile adattarsi, anche la gara era stata un incubo, non avevamo dati sul bagnato e mi hanno detto solo di provare a finire la gara. Quest’anno non ho aspettative, voglio solo divertirmi, ma io mi diverto quando vado veloce, quindi mi piacerebbe essere veloce”. 

Un gradito ritorno, sarai felice!
"Sì, sicuramente! Per me è un grande orgoglio e un grande onore. L’ultima volta che ho guidato una Ducati a Le Mans ho vinto la gara. Prima di tutto, vorrei vedere Enea a posto il prima possibile, perché è un grande e merita di lottare per la vittoria. Poi penso che sia un grande onore per la mia carriera in Ducati, alla fine ho sempre avuto un grande rapporto con tutto il team. Per questo l’anno scorso ho fatto una gara con la Suzuki e quest’anno con la Ducati. Le Mans è una pista che mi piace, voglio solo divertirmi e non succede tanto spesso di provare una MotoGP campione del mondo. Mi dispiace molto saltare i test della prossima settimana a Misano, ma questa potrebbe essere la mia ultima gara in MotoGP, quindi non potevo dire di no a questa offerta". 

Come ha reagito Barnabò a questa notizia?
"Mi dispiace per lui perché saltiamo un giorno di test, forse possiamo recuperare la settimana dopo, ma vedremo. Marco è sempre molto carino con me, anche quando è arrivata l’opportunità di fare la 24 Ore di Le Mans non mi ha fatto problemi. Mi ha detto che se un pilota è felice, è più veloce. Quindi se ero felice, era felice anche lui. Mi ha solo detto di non avere grandi aspettative e non perdere la calma se i risultati non arrivano. Ma io non sarò lì per il risultato". 

Tornando a parlare di SBK, da questo round perdi 250 giri motore. Cosa ne pensi?
"Onestamente, penso che non sia giusto, perché principalmente è Alvaro che fa la differenza con questa moto. Non credo che per gli altri sia giusto perdere potenza, perché non siamo nella posizione di dominare il campionato. Nei fatti, io fatico un po’, non sono felice al 100% di fare ciò che sto facendo. Voglio di più, ma non è nemmeno giusto scoprire questa cosa il giovedì della gara, abbiamo appena avuto il tempo di sistemare il cambio. Avevamo dei dati dai test, Barcellona è sempre difficile con il grip, ma dobbiamo parlare almeno per capire quali sono le regole di questo algoritmo e quali punti di questo contano di più, ma principalmente credo che non sia giusto togliere 250 giri a tutti i piloti Ducati". 

Hai provato la nuova Pirelli anteriore?
"Sì, l’ho provata, ma non credo che sia una gomma per la gara lunga, penso sia più adatta alla Superpole Race. Ma non sono nella posizione per capire pienamente il comportamento della moto. Stiamo lavorando molto per provare a risolvere il mio problema, che è lo stesso dall’inizio della stagione, ovvero devo guidare più lento quando la gomma è nuova, perché in questa situazione la moto non si ferma come voglio, la gomma posteriore spinge molto davanti e la moto non si ferma, così non ho extra grip. Il mio setup è abbastanza normale, confrontato con i piloti piccoli è abbastanza normale, ma confrontato con quello che Redding aveva in passato è molto diverso. Dobbiamo provare almeno a seguire le sue indicazioni perché ho avuto Scott nel box per due anni in Pramac e la differenza non era così enorme come ora in termini di setup. Forse è un’indicazione per seguire un altro percorso, perché al momento sono felice di come guido. Ad Assen, dal sesto giro alla fine il mio passo era per lottare per il podio, ma nei primi giri avevo cinque secondi di distacco e così è stato impossibile raggiungere il gruppo. Passo dopo passo stiamo provando a risolvere questo problema". 

Ti preoccupa saltare i test SBK?
"Sì, sono un po’ preoccupato di questo, ma spero che piova a Misano la settimana prossima".

Photocredit ©Guglielmo Maggialli

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