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SBK, Lecuona: “Puig? Non è a Barcellona per il rinnovo del mio contratto”

“Quando Alberto si sposta è per lavoro, non per divertimento. La mia priorità è quella di restare qui con Honda, anche se credo di avere qualche chance per tornare in MotoGP”

SBK: Lecuona: “Puig? Non è a Barcellona per il rinnovo del mio contratto”

Dopo la sostituzione di Marc Marquez a Jerez, a Iker Lecuona è bastato cambiare i colori sulla tuta per tornare a calarsi, in un batter d’occhio, nella sua realtà di pilota della Superbike. Sono bastati solo pochi giri allo spagnolo, infatti, per riprendere appieno la confidenza con la sua CBR1000RR-R e iniziare a girare su tempi interessanti: “Devo dire che mi sto riadattando in fretta alla SBK dopo la gara in MotoGP. È stato abbastanza semplice in realtà. So che Toprak ha fatto un po’ più fatica ad Assen e anch’io mi aspettavo di aver bisogno di più tempo. Il team mi ha fatto fare un run di sei giri per riadattarmi, ma non è servito perché dopo i primi tre o quattro ero già tra i più veloci e ho realizzato il mio miglior giro nel quinto passaggio - ha raccontato Iker - Non mi è servito tempo sia perché è la mia moto, sia perché è più semplice. La MotoGP in questo momento è molto più complessa da guidare, cambia molto e non è facile”. 

Oltre che dal punto di vista delle sensazioni, quello di Lecuona è stato un buon fine settimana anche dal punto di vista prestazionale. Nonostante il cronometro lo ponga in 11esima posizione nelle FP2, il 23enne ha dimostrato di essere in possesso di un buon passo gara.

“Conosco il mio potenziale su questo tracciato e nei test qui a Barcellona abbiamo visto cosa possiamo fare in termini di passo e di giri veloci. Mi sento a mio agio in sella e questa è la cosa più importante - ha sottolineato il valenciano - Al mattino abbiamo provato la B0800 di sviluppo per capire se potevamo usarla in gara. Non funziona, ma dovevamo provarla. Nelle FP2, invece, ho fatto un long lap poco più lungo della distanza di gara e siamo molto contenti del risultato. L’anno scorso stavamo lottando per il podio, prima di avere un grosso calo nel 14° giro. Perdevamo mezzo secondo giro dopo giro, fino a perderne quattro nell’ultimo passaggio. In questa simulazione, invece, abbiamo perso circa mezzo secondo-un secondo, ma soltanto al 21° giro. Questo è molto positivo con temperature così elevate e significa che il nostro livello qui è più elevato rispetto alla scorsa stagione”.

La Honda ha fatto dei grossi passi avanti sulla pista del Montmeló, dove sembra essere la miglior moto dopo la Ducati: “Così pare, ma anche Toprak è veloce e sembra avere un passo come il mio. Sicuramente lotteremo per il podio. L’anno scorso lo stavamo facendo, prima del calo negli ultimi giri, e quest’anno siamo migliorati in quest’area, quindi speriamo di riuscirci”, ha confermato Iker. 

Un primo passo verso l’obiettivo della Casa dell'Ala per il progetto SBK:L’obiettivo della Honda per questo progetto è quello di vincere e siamo ancora lontani, perché Alvaro è molto veloce e non possiamo batterlo. Questo è chiaro. Il nostro target è quello di migliorare la moto fino a che non saremo in lotta per il podio. L’anno scorso ho ottenuto il mio primo podio ad Assen, mentre quest’anno eravamo mezzo secondo più lenti. Abbiamo faticato di più rispetto alla passata stagione, in cui io ero un rookie. Vogliamo riuscire a conservare le gomme e a utilizzarle in maniera migliore, per farle durare fino alla fine. In gara è tutto diverso e dovremo vedere anche come va al posteriore, ma questo è l’obiettivo - ha chiosato lo spagnolo, spiegando poi le difficoltà incontrate in pista - Avrò perso l’anteriore 10 o 15 volte durante la simulazione di oggi, ma questo non è il problema principale per me, perché pur non essendo confortevole sono riuscito a salvarla ogni volta. Il problema è il calo al posteriore che abbiamo sperimentato lo scorso anno. Ho riguardato la gara e Gerloff è riuscito a salire sul podio passando sia me che Alex in Curva 1, perché aveva risparmiato più gomma. Vederemo se riusciremo o no a salire sul podio, ma vogliamo essere in lotta fino all’ultimo giro.

A dare dei grattacapi ai piloti Honda sono anche le risposte della moto alle modifiche apportate al telaio tra la passata stagione e quella attuale.

Qui a Barcellona ci aspettavamo questo passo avanti, però ad Assen ci aspettavamo di lottare per la vittoria, invece abbiamo lottato per la Top 10 e io e il mio compagno di squadra eravamo talmente al limite da essere anche caduti entrambi. Lottare per l’ottava o la decima posizione non è il nostro target. Dobbiamo capire come mai questa moto è così incostante - ha commentato Lecuona - So che abbiamo diverso materiale da provare nei prossimi test, anche per capire come mai questo avvenga. Non sappiamo come mai la a moto è molto critica, cambia tanto con le alte temperature e tra un tracciato e l’altro”.

Al di là di tutto, Iker professa amore per la sua squadra, ma non sembra ancora essere arrivato il momento del rinnovo. Nonostante la presenza al box di Alberto Puig. 

Non posso dire nulla sulle ragioni della sua presenza perché sono abbastanza segrete, ma diciamo che voleva fare una visita e controllare - ha spiegato il 23enne - Quando sono andato a far visita al team di MotoGP l’anno scorso mi ha chiesto della moto, del nostro lavoro e di come stiamo migliorando. Settimana scorsa in Jerez mi ha detto che voleva venire e quando lui si sposta non è per divertimento, ma per lavoro. Vedremo cosa succederà. Non so se sia venuto per la firma di un contratto, ma di certo non del mio (ha riso ndr.). Il mio manger è arrivato dopo le FP2. Vedremo. La mia priorità è quella di restare in Honda. È la prima volta che mi sento un pilota ufficiale e la possibilità di tornare in MotoGP lo scorso weekend per sostituire Marquez è stato un sogno per me. Già solo indossare la tuta Repsol mi rende davvero felice. Penso di avere più opportunità per ritornare in MotoGP, ma l’obiettivo è di restare qui con Honda in SBK. Non so per la MotoGP, ma sono contento con questo costruttore”.


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