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Non siamo nemmeno al quinto round della stagione e il mercato infiamma la Superbike. Domani, alle ore 15, Alvaro Bautista comunicherà se a fine stagione appenderà o meno il casco al chiodo e questa scelta peserà non poco su quelle che saranno le trattative per il 2024 nel paddock delle derivate.
Sta di fatto che la questione Bautista rappresenta la priorità per Ducati Aruba, perché in caso di un eventuale stop la squadra capitanata da Stefano Cecconi dovrà andare alla ricerca di un sostituto.
Se da una parte c’è il futuro dello spagnolo a tenere banco, dall’altra parte del box c’è invece Michael Rinaldi in scadenza di contratto. La situazione legata al romagnolo si definirà più avanti, ovvero durante i mesi estivi. Aruba non ha fretta di prendere decisioni nell’immediato, dato che nella posizione in cui si trova può dettare i tempi del mercato, considerando che ha nel box la moto più competitiva dello schieramento.
Purtroppo l’inizio di stagione di Michael non è stato da incorniciare, perché dopo soli quattro round si trova a ben 120 lunghezze di distacco dal proprio compagno di squadra. Il rammarico è grande, soprattutto visti gli sforzi profusi durante l’inverno dal romagnolo, che ha stravolto il proprio metodo di lavoro con l’intento di cercare maggiore competitività.
Il futuro di Michael è ancora tutto da scrivere e molto dipenderà da lui, perché qualora dovesse chiudere la stagione nei primi tre posti il suo rinnovo di contratto sarebbe praticamente cosa certa, a meno che lui non decida di guardare altrove. Sta di fatto che adesso arrivano due appuntamenti come Barcellona e Misano, dove in passato Michael ha vinto e l’occasione sembra essere davvero ghiotta per lui da cogliere per rilanciarsi dopo un avvio in sordina.
In tutto ciò però c’è chi ambisce a quella sella ufficiale e stiamo parlando di Nicolò Bulega. Avete letto bene! Qualora dovesse vincere la SSP, il pilota di Montecchio Emilia approderà direttamente in top class e noi siamo convinti ci approderà comunque a prescindere dal risultato, perché un terzo anno nella categoria di mezzo avrebbe poco senso.
Nel paddock delle derivate Bulega sta vivendo una sorta di operazione rilancio. Il merito è del suo manager Alberto Martinelli, che come ben sappiamo segue Tony Cairoli e Sofia Goggia, e al tempo stesso di Serafino Foti, che ha deciso di puntare su di lui affidandogli la Panigale V2.
Dal canto suo Nicolò scalpita per il salto in Superbike e l’obiettivo è ottenerlo senza dover passare da un team satellite, ma direttamente sulla V4 del team ufficiale, ovvero quella moto che Rinaldi vuole tenersi ben stretto e a cui ambisce anche Axel Bassani, il miglior in questo momento con la Rossa dopo Bautista in Campionato.
I pretendenti sono quindi tanti e non sarà certamente facile accontentarli tutti. Anzi, a dirla tutta sarà cosa praticamente impossibile.
