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Pirelli Track Days: VIDEO Diablo Supercorsa V4 SC: Stradali da pista!

Con Pirelli abbiamo provato le nuove Supercorsa V4 SC al Mugello, uno pneumatico ad alte prestazioni pensato per le giornate in pista. Ecco le nostre impressioni

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di Leslie Scazzola

I Pirelli Days sono tra gli eventi annuali più attesi dagli amanti della guida in pista: da quasi vent’anni rappresentano una vera e propria tradizione per moltissimi piloti amatori “gommati” dalla Casa, pronti a sfidarsi tra i cordoli nella massima sicurezza. Siamo andati al Mugello lo scorso 22 aprile in occasione della prima data 2023, mentre la seconda andrà in scena il prossimo 5 giugno a Misano Adriatico.

Confermato il sodalizio con l’esperto organizzatore Promoracing, anche quest’anno abbiamo avuto modo di apprezzare un evento bene organizzato e totalmente infulcrato sui turni di guida in pista e sulla tecnica, senza fronzoli o distrazioni collaterali.

I partecipanti sono stati accolti da un breve ma prezioso briefing iniziale obbligatorio, con turni di guida sapientemente divisi per “velocità” ed esperienza degli iscritti, nonché un primo giro di ogni turno affrontato con sotto l’occhio vigile degli istruttori. Questo, assieme al supporto e all’assistenza fornita dai partner tecnici ed ai turni non eccessivamente trafficati ha contribuito a rendere l’iniziativa un’occasione eccellente per sfidare le curve del Mugello, sia per i rider esperti che per i neofiti.

Inoltre, in questa prima edizione Pirelli Days 2023 abbiamo notato come non fossero presenti piloti (o ex) professionisti, dando a tutti la possibilità di essere i veri protagonisti. Pochissimi i best lap sotto i 2 minuti anche nei turni Pro, a testimonianza – anche qui - di una armoniosità dei partecipanti che ha contribuito a restituire a tutti una piacevole sensazione di sicurezza.

Durante l’Evento, occhi puntati sulla gamma Diablo e sulle sue molteplici declinazioni, dalla più stradale Diablo Rosso 4 alla versione più sportiva Rosso 4 Corsa, fino ad arrivare alla racing stradale Supercorsa V4 SP ed alla pistaiola pura Supercorsa V4 SC. Quest’ultima è la novità 2023 della Casa, ed abbiamo avuto modo di provarla tra i cordoli accompagnati per l’occasione da una Aprilia RSV4 1100.

Pirelli Diablo Supercorsa V4 è il pneumatico destinata agli appassionati pistaioli. La sua versione più stradale “SP” è una evoluzione che in qualche modo ristabilisce le distanze dalle ultime versioni Rosso IV e poi Rosso IV Corsa. Nella versione dedicata alla pista “SC” trovano conferma le tre mescole, SC1, SC2 ed SC3, dalla più soft alla più hard per una scelta ottimale in base alle condizioni di impiego ed alla temperatura.  Come ci ha spiegato Il product manager Pirelli Alessandro Brevi, è interessante notare come anche le versioni “SC” siano in realtà omologate per l’utilizzo stradale, anche se i codici di velocità coi quali vengono omologate (impressi sulla spalla degli pneumatici) risultino in realtà raramente corrispondenti con quelli riportati sui libretti di circolazione delle moto, risultando – quindi - di fatto fuorilegge nella circolazione stradale.

Supercorsa V4, il Diablo è tutto nuovo

Per scendere nel dettaglio tecnico delle nuove coperture Pirelli bisognerebbe fare un corso accelerato di chimica, scienza e ingegneria. Ci limitiamo a dire che le novità sono davvero tante, e che non è esagerato parlare di pneumatici di nuova generazione.

Da un primo esame estetico cambia il disegno, con il noto “flash” che ora è spezzato in due parti con l’obiettivo di far drenare meglio l’acqua nella parte centrale della discesa in piaga ed aumentare al contempo la sezione slick sulle estremità.

Tutto qui? Tutt’altro: per le SP V4 arriva la formula bimescola anche per l’anteriore con la tecnologia cap&base che prevede una mescola rigida centrale che arriva ad infilarsi sotto a quella morbida che compone le spalle promettendo maggiore linearità durante la discesa in piega. La mescola sulle spalle è la stessa utilizzate sul Supercorsa SC3.

Soluzione bimescola anche al posteriore, ovviamente, e anche in questo caso il compound sulle spalle è il medesimo dell’anteriore, quindi SC3. Importante segnalare che il Supercorsa SP è progettato per lavorare bene sia a pressioni stradali sia a pressioni più basse tipiche del circuito, basti pensare che Pirelli raccomanda una pressione di 2.3 ant 2.1 post. con gomme calde, quindi vicina a quelle delle coperture racing. Per il posteriore della versione “SC”, oltre a nuove mescole cambia anche la carcassa, ora più rigida grazie a un diverso diametro ed alla distribuzione delle corde strutturali che la compongono.

In pista: esperienza da Superbike

La nostra Aprilia RSV4 è gommata Supercorsa V4 SC nella mescola SC3, ovvero la più dura. Una scelta ragionata, voluta sia per offrire una intera giornata di pista senza intoppi sia per limitare al massimo le esigenze di messa a punto specifiche sulle sospensioni. Con i 22 gradi trovati al Mugello per la performance pura si sarebbe dovuto optare per la mescola più soft (contrariamente a quel che molti pensano, più l’asfalto è caldo e più morbido deve essere lo pneumatico, così da assicurare un accoppiamento ideale – ndr) ma per una giornata di semplice prova va benissimo così.

Contravvenendo ad ogni buona regola giornalistica, per raccontarvi le nostre impressioni partiamo esattamente dalla fine: ci siamo spremuti al massimo per trovare un difetto a questi pneumatici, ma dopo quattro turni in sella ad una vera superbike con fari e frecce com’è la V4 veneta non abbiamo modo di sollevare alcuna critica.

Tanto feeling fin da subito, maneggevolezza elevata e grip a terra sempre affidabile e prevedibile sono le uniche considerazioni – scontate, guardando alla storia di questo prodotto – che abbiamo potuto trarre.

Quasi incuranti dei 217 cavalli scaricati a terra con brutale arroganza dal quattro cilindri made in Noale, i Supercorsa SC ci hanno restituito una sicurezza sempre palpabile, tanto sul veloce quanto in accelerazione, facendoci percepire ogni istante ciò che accadeva sotto le ruote.

La scelta della mescola SC3 ha mostrato i suoi limiti solo nelle ore più calde e dopo davvero molti giri, ma senza mostrare segni evidenti di affaticamento sotto forma di strappi o irregolarità del brattistrada. Piuttosto, avendo utilizzato la medesima pressione raccomandata per la versione “SP” (2,3 ant. e 2,1 post. a caldo) abbiamo riscontrato un leggero galleggiamento soprattutto dell’anteriore in fase di accelerazione, ma è apparso altresì evidente che il tutto fosse riconducibile alla scelta di fornirci la moto - e le gomme – in condizioni standard.

Scendere con la pressione avrebbe senza dubbio perfezionato il tutto. Sempre per l’anteriore, è interessante notare come il profilo tenda a “chiudere” l’ultima fase della curva, e che ciò appaia molto evidente nelle svolte fortemente raggiate, come Bucine o Correntaio. Questa caratteristica si sposa – non a caso – con una taratura della forcella più controllata nell’ escursione tipica delle moto da competizione, e questo, utilizzando sospensioni standard, suggerisce maggiore accortezza nella messa a punto. Tutto normale, trattandosi di prodotti specialistici dedicati a chi vuole davvero il massimo.
 


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