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MotoGP, Pernat: "Benvenuta KTM nel ruolo di sfidante della Ducati"

VIDEO - Il nostro Carletto commenta il Gran Premio di Jerez davanti ad una bottiglia di Prosecco DOC: "Tanto merito agli ingegneri ex Ducati che ora sono in KTM, sono arrivati prima del previsto a questi risultati"

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Il nostro Carletto Pernat non ha potuto vedere all'opera in gara Enea Bastianini, ma non ha di certo rinunciato a commentare per noi la gara davanti ad un calice di fresco Prosecco DOC. Dalla competitività della KTM ai problemi Yamaha e Honda, passando per un Bagnaia che in questo momento non sembra avere dei veri rivali per il titolo. Ecco tutto il suo commento al GP.

"Un Gran Premio che ha detto molte cose secondo me questo di Jerez. Per prima cosa direi che sono cambiate un po’ le gerarchie delle moto, tutti abbiamo sempre detto che l’Aprilia era la prima sfidante della Ducati, ma a questo punto è spuntata fuori la KTM e non è la prima volta. Il lavoro che è stato fatto in KTM, specialmente dai tecnici italiani ex Ducati, è buono. Sono arrivati prima di quello che pensassero e non è un caso. D'altra parte la KTM dove mette le mani, dal cross ad altro, fa sempre bene. Quindi direi benvenuta nel ruolo di sfidante della Ducati. 

Ducati si è imposta alla grande con una gara molto intelligente di Bagnaia. Quando ha visto che aveva qualcosa in più è andato via. Anche se Binder, che noi definiamo un cagnaccio, è uno che non molla mai anche se gli manca qualcosa. Pecco ha dato dimostrazione che se non ha cali di concentrazione è il più forte di tutti. Che poi alla fine è un mondiale di Bagnaia contro tutti se vogliamo, chi sono gli sfidanti? Si è limitato da solo con due zeri e l’unico problema che ha sono questi cali di concentrazione. Poi non dimentichiamo che sta lavorando da solo, perché Bastianini manca dal primo Gran Premio nella squadra ufficiale. E mettere a posto la moto senza compagno di squadra è difficile. 

La Yamaha ha dei chiaroscuri. Tralasciando alcune penalità che hanno dato a Quartararo e Morbidelli che io non capisco, come pure quella a Bagnaia…diciamo direttamente che non si deve superare e si deve stare su una rotaia. Ma alla fine Quartararo girava con i tempi dei primi, quindi direi che tanto male alla fine non andava. Giravano forte sia lui che Franco. 

Molto scuro e poco chiaro per Aprilia. Vinales girava forte, ma se non inizia a partire bene il mondiale lo vede col binocolo. Da Aleix Espargarò onestamente mi sarei aspettato qualcosa in più. E’ quello che ha portato avanti lo sviluppo, è il Capitano della squadra. Cappotto completo per la Honda, una rondine non fa primavera e quello che è successo ad Austin è la classica rondine. Qui sono volati via sia Rins che Mir purtroppo e la Honda è sempre più in crisi e non mi aspetto che Marc torni presto. Ho il sospetto che sia lui che Bastianini non si presenteranno a Le Mans, ma spero di sbagliarmi perché ci mancano come personaggi!". 

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