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MotoGP, Bagnaia: "Penalizzando i sorpassi stanno snaturando il motociclismo"

"I contatti ci sono sempre stati nei grandi duelli del passato. Il nuovo format è stancante soprattutto dal punto di vista mentale, potrebbe avere ripercussioni sulla lunghezza delle carriere"

MotoGP: Bagnaia:

Quella di ieri per Pecco Bagnaia è stata una giornata perfetta, con la vittoria e di nuovo il 1° posto in campionato. Un neo, però, c’è stato: quella penalizzazione decisa dagli Steward per il sorpasso - giudicato troppo aggressivo - su Miller. Stranamente, però, quello di Jack su Martin, in cui Jorge ha dovuto rialzare la moto perdendo due posizione, non è stato sanzionato.

Pecco, hai capito il perché?
È molto difficile rispondere. Si sta un po’ snaturando ciò che è il nostro mondo. Quali momenti delle gare del passato ricordi? I sorpassi all’ultima curva a Jerez, e Barcellona, quelli al Cavatappi a Laguna Seca, dove ci sono stati contatti, una lotta serrata. Stiamo andando in una direzione che sta togliendo tutto questo: l’aerodinamica un po’ ti limita, devi inventarti dei sorpassi al limite e quello che sta succedendo è sbagliato. Il mio contatto con Jack era finito lì, avevo alzato la mano per scusarmi. Miller poi, con Martin, ha visto una possibilità di sorpassarlo e non si sono nemmeno toccati. Giustamente a Jorge può dare fastidio, ma sono le nostre gare. Rispetto al passato, ora dobbiamo avere un po’ di paura a fare certe manovre, perché appena fai un piccolo errore ricevi una penalità. In più, a me ieri è stata data 4 giri dopo quello che era successo, ero già a 7 decimi da Miller”

Si può migliorare?
Si può migliorare e sono contento che a Le Mans gli Steward saranno in Safety Commission. Abbiamo bisogno di chiarezza, di conoscere il loro punto di vista. Così stanno snaturando il nostro mondo, corro da 19 anni e i contatti ci sono sempre stati, ora sembra non si possa più averli”.

Si rischia che i piloti abbiano ‘paura’ di tentare un sorpasso?
"Lì per lì non ci pensi. Però so per certo che, se gli Steward non avessero avuto il punto di vista che hanno adesso, Binder ieri avrebbe provato a passarmi. Non lo ha fatto perché sapeva che, in caso di errore, avrebbe ricevuto una penalità”.

Prima vogliono più spettacolo, con la sprint race, poi non vi permettono di farlo?
"Parliamoci chiaro: qual è stata la gara più bella? Quella di domenica? Allora vi siete già risposti”. 

Passiamo ora ai test, avevi solo una moto nel box.
Era sufficiente (ride). Ci siamo concentrati per trovare degli assetti che possano aiutarmi in certe situazioni, come all’inizio del fine settimana, un setup che possa funzionare in più circuiti e possiamo essere contenti. Abbiamo lavorato bene e il bilancio è positivo”.

Dopo una giornata come quella di ieri è più facile o difficile tornare in pista?
"Difficile (ride). Perché non hai molto ancora da trovare, ma era importante provare, anche se non avevo molte cose. Sono partito con calma, usando gomme usate. Era un po’ presto per avere delle novità, probabilmente arriveranno a Misano. La nostra moto va bene e con tanto grip sull’asfalto ancora di più”.

Con questo nuovo format ti senti più stanco?
Più da un punto di vista mentale, ma le cose stanno così e dobbiamo abituarci, io lo sto iniziando a farlo. Dopo il GP di Portimao ero più stanco, ora è tutto più normale”.

Pensi che questo format possa avere anche altre ripercussioni?
Le carriere potrebbero durare un po’ meno a causa del numero delle gare e per la fatica che senti quando arrivi a fine anno, soprattutto mentalmente”.

È cambiato il modo di correre?
Ora c’è molta fretta, la gara è lunga ma nelle prime curve succedono sempre casini. A Jerez, secondo me, sono state circostanze sfortunate, ma 4 partenze in un fine settimana sono tante e ritrovare ogni volta la concentrazione non è facile”.

Cosa pensi del sistema di comunicazione radio fra Direzione Gara e piloti?
Non so se sono pronto a usarlo, è qualcosa di totalmente diverso e strano sentire qualcuno parlare mentre guidi. Non l’ho provato e in questo momento non voglio farlo”.

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