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MotoGP, Bagnaia: "Una vittoria per il numero 1, per il mio team, per il mio ego"

"Non ho mai pensato di accontentarmi, è uno dei successi più belli. La penalizzazione? Mi sono arrabbiato, ma rimasto calmo. Gli Steward devono spegarci il loro metro di giudizio"

MotoGP: Bagnaia:

Quando ho passato il traguardo ridevo come un matto, è stato puro godimento”. Pecco Bagnaia non può nascondere la sua gioia, a Jerez ha vinto, si è riportato in testa alla classifica del campionato e ha dimostrato di che pasta è fatto. Dopo due battute a vuoto in Argentina e ad Austin e un inizio di weekend di gara in cui sembrava perduto. Ritrovarsi vincente è quello che gli serviva.

Ci sono state vittorie più belle, ma per come era iniziato il fine settimana direi che è una delle migliori - dice il campione del mondo - Perché è arrivata partendo da una situazione complicata, un po’ come a Silverstone lo scorso anno, ma qui eravamo messi ancora peggio. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro: io sono riuscito a fare capire quello di cui avevo bisogno e la mia squadra è stata bravissima a trovare la soluzione, la deo ringraziare. Già ieri avevamo una buona base, ma oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti che mi ha dato la possibilità di vincere”.

Quanto ti serviva questa vittoria da un punto di vista mentale?
Molto. Questa è una vittoria ottenuta come fanno quelli forti, mi è piaciuta molto. Ce la siamo meritata”.

Quanto è stato difficile riuscirci?
Non è stata facile dal punto di vista mentale, dopo due cadute in gara non è facile stare calmo. Quando sono arrivato al parco chiuso, ho puntato il dito sul numero uno, lo fatto per il mio ego e per motivare il mio team”.

Come quando hai rimontato lo scorso anno su Quartararo?
Lì dovevo vincere ed ero entrato in un tunnel, ora è tutto diverso. Sono di nuovo in testa al campionato, la situazione, sia dal punto di vista mentale che tecnico, è molto diversa”.

Non hai mai pensato neanche per un momento di accontentarti del 2° posto?
(ride) “Ho sempre visto la possibilità di vincere. C’è stato un momento in cui avevo un po’ di difficoltà con l’anteriore, dopo avere passato Jack, ma sapevo che dopo un paio di giri si sarebbero risolti. Avevo la possibilità di farcela senza rischiare troppo perché riuscivo ad avere tanta percorrenza in curva, quindi sinceramente non ho mai pensato di accontentarmi oggi”.

Hai fatto segnare il giro più veloce a 5 giri dalla fine…
Sono stato sorpreso anch’io di quel tempo, ma volevo andare a prendere Brad. Ero riuscito a gestire bene le gomme nella prima parte della gara e questo mi ha aiutato. Una volta raggiunto, ho cercato di superarlo il prima possibile”.

Cosa pensi della penalità di restituire la posizione a Miller dopo quel sorpasso?
Non voglio perdere troppo tempo a parlarne, l’ho accettata e questo basta. Però, spero che in futuro ci sia uniformità di giudizio. Non credo comunque che la mia sia stata una manovra particolarmente rischiosa, pensando anche ad altri sorpassi”.

Non ti ha destabilizzato nemmeno per un momento quella penalizzazione?
“Quando stati spingendo e vedi che devi restituire la posizione a un pilota che è 7 decimi dietro di te, ti arrabbi. Hai spinto per avere un vantaggio e vedi il tuo lavoro vanificato. Nonostante questo, sono riuscito a stare calmo perché sapevo che sarei potuto salire sul podio. Però in Safety Commission abbiamo chiesto di parlare con gli Steward e lo faremo a Le Mans, vogliamo capire quale sia il loro metro di giudizio e dare il nostro punto di vista. Serve uniformità nelle decisioni”.

All’ultima curva hai pensato anche tu, come Binder, al sorpasso di Rossi su Gibernau?
Sì e ho avuto molta paura (ride). Conosco l’aggressività di Brad e sono stato attento, ho cercato di uscire fortissimo da ogni curva che precedeva una frenata ed è andata bene. In frenata non ho mai spinto troppo, perché ero al limite, ma in accelerazione”.

Con 13 vittorie hai raggiunto Biaggi al 4° posto degli italiani più vittorioso nella classe regina, ancora 2 e sarai alla pari con Dovizioso.
È bellissimo, rispetto a tanti altri piloti sono ancora lontano, ma anche tanto contento”.

Hai vinto anche la metà delle gare di questa stagione.
Sto dimostrando di essere sempre davanti e ci deve rendere contenti e darci motivazione”.

Siamo solo al quarto GP, ma ora la classifica ti sorride.
Ho fatto anche due zeri, aspettiamo perché è ancora presto. Devo essere contento per oggi, domani avremo un test e poi vedremo cosa potremo fare a Le Mans”.

Chi sono i tuoi rivali più pericolosi?
La situazione è abbastanza chiara: è un attimo fare o perdere tanti punti. Quartararo, Marquez e Bastianini sono quelli con il miglior potenziale, ma Enea è stato sfortunato e non ha ancora corso una gara, lo stesso Marc e Fabio è in una situazione complicata. Le KTM hanno dimostrato questo fine settimana di avere fatto un gran lavoro, avere fatto i test qui li ha sicuramente aiutati, ma sono stati veramente forti. Anche le Aprilia erano veloci, sono tanti i piloti che possono ambire a stare davanti”.

Domani i test serviranno per?

“Capire come mai abbiamo faticato venerdì”.


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