E' stato un venerdì di prove libere all'insegna delle sorprese sul circuito di Jerez. Nella sessione mattutina un favoloso Dani Pedrosa si è imposto col miglior tempo, rimasto a lungo imbattuto anche nella sessione pomeridiana col rialzarsi delle temperature. La seconda sessione, complici le temperature, hanno quindi incoronato le Aprilia come vincitrici della giornata, con tre delle proprie moto che accedono direttamente alla Q2 del sabato.
Vicinissimi i due piloti del team ufficiale Aprilia, primo e secondo a solo due millesimi l'uno dall'altro, e settimo Oliveira col team RNF. Fuori dalla Q2 sono rimasti diversi nomi protagonisti della classifica di campionato: Bezzecchi ha rotto il motore ed è 12°, Bagnaia in difficoltà è 13°. Anche Quartararo, dato tra i favoriti, è solo 16°, ed ovviamente Bastianini ancora in recupero dalla frattura alla scapola subita a Portimao.
L'assenza di Marquez anche a Jerez, Inaspettata per molti, ha colto poi il paddock di sorpresa. Marco Melandri attraverso i social ha spezzato quindi una lancia a favore della decisione dello spagnolo, ricordando quanto anche solo un dito di una mano possa inficiare nelle prestazioni di un pilota ai massimi livelli.
Sono finiti quindi i tempi del Dott.Costa e della storica clinica mobile, oggi i piloti sono alla mercé di moto sempre più tecniche e fisicamente impegnative ed il ritorno di un pilota in pista non è più immediato come una volta. Le MotoGP sono arrivate ad un livello tecnico tale, che anche parlando coi piloti si ha l'impressione che le sensazioni sull'anteriore siano sempre più difficili da carpire per i piloti, come dimostra l'inspiegabile caduta di Bagnaia, in testa alla gara nella scorsa tappa di campionato.
Altro discorso importante da affrontare è il sempre meno spazio dato alle cilindrate minori. E' possibile che già dal prossimo anno si vedrà un nuovo formato atto a rivoluzionare il weekend di gara, ma la speranza è che questo non si traduca in ulteriore spazio tolto a suddette categorie, già in difficoltà da un punto di vista mediatico, oltre che economico.
Tra le cause delle difficoltà incontrate dai piloti nel fare i tempi nella classe regina, è forse da sottolineare proprio il nuovo formato, che lascia poco spazio alla pianificazione, obbligando piloti e team a conquistare subito il risultato in vista delle qualifiche.