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MotoGP, Marini: “Il limite della pressione? Non la trovo una regola giusta”

“Si tratta di un discorso di sicurezza e non di prestazioni, perché diventa più rischioso quando la pressione sale. A Jerez mi aspetto un giro fenomenale di Pecco”

MotoGP: Marini: “Il limite della pressione? Non la trovo una regola giusta”

Luca Marini continua a fare progressi in questo inizio di stagione e dopo il podio conquistato nella gara Sprint di Termas de Rio Hondo, l’alfiere del team VR46 ha aggiunto un altro tassello alla sua carriera, centrando in Texas il suo primo secondo posto in MotoGP . Un risultato difficile da ripetere per Luca, secondo cui sarà cruciale ottenere una buona prestazione in qualifica.

“Ho dei bei ricordi di Austin, abbiamo ottenuto dei buoni risultati lì, ma questo è il passato e io devo concentrarmi su questa gara - ha esordito il ducatista - Sarà ancora più difficile su questa pista, perché sono tutti molto forti qui, visto che le squadre ci hanno svolto diversi test raccogliendo molti dati. Non sarà facile. Le qualifiche saranno un aspetto chiave”.

Dati importanti quanto lo studio dei rivali, come si è visto ad Austin, dove il 25enne si è intrattenuto in uno scambio di battute con Rins subito dopo la gara.

“Penso che facciamo un po’ tutti la stessa cosa. Vuoi sapere chi sono i migliori, studiare i dati del costruttore e cercare di migliorare quello che hai fatto, anche in base a ciò che hanno fatto gli altri. Alex è molto forte ad Austin e cercavo di capire dove faceva la differenza e quali erano le differenze tra le due moto”, ha spiegato Marini, che in Spagna potrà contare anche sul supporto del fratello Valentino Rossi: “È fantastico averlo qui con noi e spero potrà darmi qualche buon consiglio. Staremo a vedere”.

Concluso il fine settimana, i piloti torneranno in pista all’Angel Nieto per una giornata di test, in cui il marchigiano si concentrerà più sulle sue prestazioni che sulle eventuali novità che porterà la Ducati per le GP23.

“Io penso a me e a quello che posso fare con il mio team. Se il weekend non andrà bene, non farò dei buoni tempi o non sarò forte sul passo gara, potremo lavorarci su. Ma se porteremo a casa una performance come quella delle ultime gare, penso che non dovremo fare grandi prove nei test di lunedì” ha tagliato corto Marini.

Il pilota del team Mooney si è poi detto scettico sulla nuova regola di monitoraggio della pressione degli pneumatici anteriori, che potrebbe essere introdotta a partire dal Mugello, o ancora più in là. Un sistema di rilevamento della pressione minima e massima che porterà alla sanzione dei piloti che per più della metà dei giri di gara scenderanno sotto alle misure comunicate di volta in volta dalla Michelin.

Penso che non sia una regola corretta. Qui non stiamo parlando di performance, ma è solo una questione di sicurezza per noi - ha spiegato Luca - È più rischioso quando la pressione sale troppo ed è più facile cadere e farsi male. Devi controllare i valori sia che tu sia da solo, davanti, o con qualcuno dietro. È già difficile adesso, immaginatevi poi. Sarebbe ancora più difficile. Non so perché il target sia fissato così in alto. Va bene se stiamo sotto, la moto va benissimo ed è più sicuro, ma se saliamo a 2.1 è più difficile guidare e più rischioso. Non capisco questo limite. È anche più difficile superare qualcuno se la tua pressione è a 2.1 o 2.2, devi aspettare e cercare di non cadere. Secondo me la regola non va bene così, perché non puoi essere veloce se devi stare a controllare”.

Quel che sembra certo per il 25enne, però, è il nome del favorito del weekend, che secondo lui risponde al nome di Francesco Bagnaia.

“In qualifica mi aspetto un giro da 1’35”. Ancor meno dell’anno scorso, quindi sarebbe il primo essere umano ad avere un tempo del genere su questo circuito - ha chiosato Marini - Se guardiamo i dati ha fatto un giro davvero fantastico e non sono praticamente mai stato veloce come Pecco nemmeno in un metro del tracciato. Quest’anno, anche se faremo le Qualifiche di mattina, penso che a Jerez al mattino potremo essere ancora più veloci e potrà fare un giro fenomenale. Poi, partendo dalla pole, è un po’ più facile vincere qui. Lui ha sempre fatto delle buone partenze, è fortissimo anche in frenata, e la Ducati è molto forte anche sul rettilineo rispetto alle altre moto, quindi sarà difficile superarlo”.

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