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MotoGP, Bastianini: "il mondiale è compromesso? dipenderà anche dai miei avversari"

Enea torna in pista a Jerez dopo l'incidente nella Sprint a Portimao. "è come correre con un pugnale nella schiena, spero di essere al top per il Mugello. La classifica? le Sprint hanno cambiato molte cose, a Jerez Quartararo potrebbe dire la sua con una buona partenza"

MotoGP: Bastianini: "il mondiale è compromesso? dipenderà anche dai miei avversari"

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Il circuito di Jerez accoglie il ritorno di Enea Bastianini, dopo lo sfortunato incidente che lo ha visto vittima incolpevole durante la primissima Sprint race nella prima tappa del campionato. L'assenza di un pilota in tre gare può pesare molto, ma grazie al nuovo format la classifica appare al momento tutt'altro che irrecuperabile, con un Marquez ed un Quartararo fuori dalla Top5, e le due ducati di Bagnaia e Bezzecchi a contendersi il gradino più alto con uno scarto di 10 punti, la distanza di una sprint race. E' chiaro però che il recupero di Enea da un'infortunio in un punto delicato come la spalla è tutt'altro che concluso, e per il riminese il ritorno in MotoGP sarà quantomeno impegnativo dal punto di vista fisico.

Hai passato l'esame medico e sarai già in pista domani nella prima sessione di prove, ma non hai perso tempo e questi giorni eri già in sella a Misano. Quali sono le tue condizioni e che aspettative hai per il circuito spagnolo?
"Sono felice di essere tornato - ci racconta Enea - non è stato facile essere costretti ad osservare le gare dal divano. Mentalmente sono pronto, fisicamente so di esserlo meno. Mi sono esercitato con una Panigale nei giorni scorsi ed il feeling era abbastanza buono, ma realisticamente so di non essere ancora al 100%. Era comunque importante tornare al più presto in sella per conquistare dei punti, nonostante il campionato sia ancora alle sue prime battute. Non mi aspetto di poter afferrare facilmente una vittoria qui a Jerez, ma conto di dare il massimo ed ottenere comunque un buon risultato e riacquistare velocemente fiducia sulla moto".

Non potendo gareggiare dopo il tuo sfortunato incidente con Luca Marini a Portimao, di fatto questa sarà la tua prima gara in cinque mesi dopo la pausa invernale. Quando pensi che tornerai a poter correre al massimo delle tue potenzialità?
"Non è facile dirlo, molto dipenderà dal recupero della spalla e da tante altre cose che potrebbero accadere. Penso che a Le Mans la situazione sarà migliore, e per il Mugello potrei ragionevolmente essere nuovamente al 99%, ma per il momento dovrò stringere i denti, perché non sarà una impresa facile dare il massimo per tutta la distanza di gara".

Il fatto di non esser riuscito ancora a completare la nuova Sprint race potrebbe essere un limite nell'interpretare quel tipo di gara rispetto ai tuoi avversari?
"Se così fosse, sarebbe un limite minore credo. E' chiaro che rimanere a casa è già di per se un limite a prescindere per un pilota. Domani nelle prove libere ne saprò di più sul come gestire le due gare nel fine settimana. Se sarò in grado di lottare per il podio lo farò, ma so che la forza sulle lunghe distanze potrebbe essere un limite".

A questo punto del campionato, credi che le tue possibilità nel mondiale siano già compromesse?
"Sinceramente spero di no, ma non dipenderà soltanto dalle mie prestazioni, bisognerà tenere conto anche dei risultati dei miei avversari".

Quale è stato il parere dei medici in merito al tuo ritorno qui a Jerez? Ci sono rischi per il recupero completo della spalla, nel tornare a guidare con un mezzo così impegnativo come la MotoGP?
"La situazione della frattura è buona, da quel punto di vista le accelerazioni e le frenate brusche non dovrebbero causare problemi, anche se il dolore permane, è come correre con un pugnale nella schiena. Il problema è più generale, in termini di forza e di feeling in tutta la spalla. Provando con la Panigale ho subito avvertito di non essere ancora al 100% ed in MotoGP la moto è ancora più impegnativa, ma l'unico modo per tornare in condizioni ottimali era tornare in sella appena fosse opportuno".

Potendo osservare questo inizio di campionato dall'esterno, la classifica attuale è sicuramente diversa da ciò che molti si aspettavano. Che idea ti sei fatto?
"Questa prima parte di stagione è molto strana, penso che il nuovo formato abbia sicuramente mescolato le carte per molti piloti. Pecco continua ad essere il pilota più veloce, ma anche Alex Marquez ha sorpreso molti con la sua Ducati, nonostante nell'ultima gara sia caduto. Anche Marco Bezzecchi sta dimostrando di saper essere davvero veloce, e penso che questo sia positivo per il campionato e per lo sport in generale. Ovviamente non sono gli unici piloti competitivi, quindi sono ansioso di poter tornare in gara e vedere come si svolgerà il campionato nelle prossime gare".

Jerez è un circuito che teoricamente favorisce meno le Ducati. Storicamente Quartararo ha fatto bene qui, pensi possa essere tra i favoriti questo fine settimana?
"La lunghezza del rettilineo più breve potrebbe certamente essere un vantaggio per la sua Yamaha, ma molto dipenderà dalla sua partenza in griglia, perché come sappiamo ormai i sorpassi sono diventati più difficili su queste moto".

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