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MotoGP, Bagnaia: "Scommetto su me stesso, ma devo essere più intelligente"

"Ho parlato a lungo con la squadra, devo capire meglio le condizioni in cui mi trovo e tenere del margine. La regola sulla pressione delle gomme? Non sarebbe un bene né per la sicurezza né per lo spettacolo"

MotoGP: Bagnaia:

A Jerez Pecco Bagnaia scommette su se stesso. Quando, alla fine della conferenza stampa inaugurale del GP di Spagna, gli chiedono le sue previsioni per il fine settimana, mette il proprio nome al primo posto in tutte le caselle. Ipotizzando anche il tempo della pole position: “1”36”280, perché fa un po’ più caldo dello scorso anno”.

La decina di giorni di pausa dall’erroraccio di Austin gli ha fatto bene. Il campione del mondo ha avuto tempo per riflettere su quanto successo. “Sinceramente, è stato uno dei migliori weekend da quando corro in MotoGP. Sono stato molto veloce sia nella sprint race sia domenica” ha detto.

Poteva essere un GP trionfale, ma si è concluso con una caduta.

Forse ho sottovalutato le condizioni della pista alla curva 2, ma è andata così - non vuole riflettere troppo su quello che è il passato - Bisogna tenere quello che c’è stato di positivo e Jerez è una delle mie piste preferite, sono fiducioso. Qui serve una moto agile ed efficace in frenata, la GP23 è forte in entrambe le aree. So di avere il potenziale per vincere, quindi scommetto su di me.

Pecco non vuole fare confronti con gli errori dell’inizio dello scorso anno.

La situazione è completamente diversa - garantisce - Allora la Ducati non era competitiva, ora invece sì e anche le mie sensazioni in sella. Si tratta di lavorare su me stesso. Non c'entra niente nemmeno il fatto che sono caduto quando ero al comando, ho vinto spesso in quel modo”.

Sui dettagli, per non sprecare più delle occasioni importanti per la classifica.

“Ho parlato molto con la mia squadra, anche nei giorni dopo il GP di Austin, e so di dovere interpretare meglio le diverse situazioni in cui mi trovo - ha spiegato - A volte devi tenere un po’ di margine, ma è più difficile girare più lento di un paio di decimi perché lo vuoi di quando è la moto che non te lo permette. Come ho detto, devo capire la situazione in cui mi trovo ed essere più intelligente”.

A Jerez dovrà tenere d’occhio anche un’altro avversario: il caldo. L’estate è già arrivata in Andalusia e le condizioni saranno complicate per i piloti.

Ricordo che nel 2020, a fine gara, avevo le dita bruciate per il caldo. Sarà lo stesso per tutti, sicuramente la moto si muoverà di più con queste temperature, ma a me non dispiace”.

Almeno, hanno deciso di rimandare la regola sul limite minimo di pressione per le gomme.

“In un circuito come questo, con frenate impegnative e con questo caldo, sarebbe praticamente impossible stare nei limiti - l’opinione di Pecco - Renderebbe le gare più pericoloso e noiose, perché sarebbe difficile superare. Per me questa regola non sarebbe un bene né per la sicurezza, né per lo spettacolo”.

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