Tu sei qui

MotoGP, Marquez e Bastianini: i giochi mondiali sono ancora aperti

Gli errori di Bagnaia non hanno fatto perdere loro troppi punti e con 666 ancora da assegnare una rimonta è ancora possibile. Almeno sulla carta

MotoGP: Marquez e Bastianini: i giochi mondiali sono ancora aperti

Pecco Bagnaia è stata nettamente il pilota più veloce nei primi 3 Gran Premi dell’anno. Il piemontese della Ducati ha però seminato tanto e raccolto poco e ha “solamente” 53 punti in classifica, di cui più di due terzi ottenuti a Portimao, con la doppietta sprint race - gara. Poi in Argentina è caduta quando era 2° e in America quando era al comando, buttando così al vento almeno una quarantina di punti. Lo ha fatto nel momento peggiore, quello in cui i suoi avversari più pericolosi erano in difficoltà (come Quartararo) o fermi.

È proprio di Marquez e Bastianini che vogliamo parlare. Il primo ha visto il traguardo solo nella prima sprint rece dell’anno, arrivando sul podio e portando a casa 7 punti. Il secondo, nemmeno quello, coinvolto in un incidente da Marini, è ancora a quota zero.

Entrambi si sono fatti male. Marc è dovuto passare in sala operatoria per operarsi al primo metacarpo della mano destra, per Enea non è dovuto ricorrere a un’operazione per la scapola fratturata, ma le conseguenze sono state identiche per i due piloti: saltare le tappe di Termas de Rio Hondo e di Austin.

Un bel colpo per le loro speranze iridate, se Pecco non avesse dato loro una mano. In questo momento, in cima alla classifica c’è Marco Bezzecchi con 64 punti. Il pilota della VR46, per quanto in crescita e veloce, però non è uno di quei piloti che teoricamente partono per lottare per il titolo. Diverso il caso di Bagnaia, campione in carica, e quindi il riferimento per chi vuole portarsi a casa la coppa. Pecco ha 53 punti, quindi 46 più di Marquez e - logicamente - 53 più di Bastianini.

Marc ed Enea dovrebbero tornare in sella a Jerez. Il condizionale lo mettiamo in via precauzionale per lo spagnolo, perché il rientro della Bestia è scontato mentre, come al solito, Honda nelle ultime settimane ha tenuto il massimo riserbo sulle condizioni del suo pilota.

Logicamente, in caso di rientro per entrambi in Spagna, bisognerà verificare le loro condizioni, ma sicuramente non li si può tenere fuori quando mancano ancora 18 GP (e quindi 36 gare) e 666 punti da assegnare. Un’enormità e Bagnaia, lo scorso anno, ha dimostrato che le rimonte in MotoGP sono possibili, passando da un gap di 91 punti alla vittoria finale.

Su Marc ed Enea come piloti non ci sono dubbi, per il primo basta guardare il suo curriculum, mentre il secondo lo scorso anno ha vinto tanto anche con una moto non ufficiale. E i loro mezzi? In questo caso l’italiano ha una freccia in più al suo arco.

La GP23 va bene, lo ha dimostrato Pecco, ma anche Zarco e Martin sono stati veloci con la nuova Desmosedici. Semmai, il più grande problema per la Bestia è quello di avere perso tanti turni per conoscerla meglio. Ricordiamo che i test a Sepang era stati complicati e anche a Portimao non aveva brillato, pur dimostrando una crescita. Lo stop è arrivato al momento peggiore per lui e potrebbe servigli tempo per riprendere le misure, e in questo senso i test di lunedì prossimo a Jerez gli saranno molto utili.

E la Honda? Una vittoria non fa primavera. Il successo di Rins ad Austin è arrivata su una pista molto particolare nel suo disegno e che Alex ama (lì ha vinto in tutte le classi e in MotoGP anche con la Suzuki). Pensare che la RC213V abbia risolto tutti i suoi problemi dopo una domenica sarebbe quanto meno ingenuo.

Perciò, per Marc, non è tutto nelle sue mani. C’è una moto da sistemare e chissà se lunedì vedremo ormai il celebre telaio realizzato da Kalex nei test.

Comunque sia, per Marquez e Bastianini non tutto è perduto, la partita è ancora aperta e sono loro che dovranno giocarla al meglio.


Articoli che potrebbero interessarti