Finisce con una caduta Gara 2 di Assen per Johnny Rea. In curva nove il Cannibale della Kawasaki perde infatti il controllo della propria moto ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Un duro colpo da incassare per il sei volte iridato, che sprofonda a oltre 100 punti nella classifica iridata.
“Alla fine di questo weekend ci sono aspetti positivi e altre negativi – ha esordito – ovviamente mi dispiace tanto per la caduta e non ricordo se in quel frangente ho perso prima il posteriore o l’anteriore per poi finire a terra. Dispiace perché potevo lottare nuovamente per il podio, ma soprattutto per non aver terminato la gara”.
Il motivo è semplice.
“Terminare Gara 2 mi avrebbe consentito di capire meglio il comportamento della gomma anteriore dal sabato alla domenica e ottenere maggiori informazioni a riguardo. Purtroppo però è andata così e c’è poco da fare”.
L’attenzione si sposta poi sulla caduta.
“Non ho ben capito cosa sia successo, infatti dobbiamo rivedere i dati. Forse c’era un po’ troppa pressione sul cella del cambio e quando ho fatto pressione sulla leva mi è entrata la terza, in seguito ho perso aderenza e sono finito a terra. Come ho detto dispiace, ma questo fine settimana sono più gli aspetti positivi di quelli negativi”.
A vincere è stato Bautista.
“Contro di lui era impossibile, dato che Alvaro recuperava tantissimo in uscita dalla 5 e dalla 6, ovvero nei tratti velocei. Alla fine è sempre la stessa storia e c’è poco da fare. Ovviamente riconosco i suoi meriti, dato che lui sta facendo un grandissimo lavoro e penso sia sotto gli occhi di tutti. Con questa Ducati non consuma le gomme, tantomeno le energie. Guida con armonia, ma al tempo stesso è efficiente”.
Infine una battuta sul Campionato.
“Bautista è troppo lontano e il vantaggio che ha è grande. Kawasaki sta però lavorando e io voglio essere positivo, perché abbiamo fatto importanti passi avanti in quest’ultimo mese tra test e gare. Vogliamo quindi continuare così, sapendo che c’è da lavorare e migliorare”.
Per l’occasione Johnny dedica un pensiero a van der Mark. Ancora una volta il Cannibale si distingue per il suo stile.
“Voglio mandare un messaggio di vicinanza a Michael dopo la violenta caduta di oggi. Gli auguro il meglio per il suo percorso di recupero e spero di vederlo nuovamente in pista qua insieme a tutti gli altri piloti della Superbike”.