La Superbike torna in azione ad Assen dopo un mese e mezzo di stop e già si parla di quello che potrà accadere dopo il round del TT. Uno dei temi più discussi è infatti quello legato al discorso dei giri motore. L’obiettivo più volte dichiarato dall’Organizzatore del Campionato è bilanciare i valori in campo e dopo tre round il regolamento prevede che la FIM possa intervenire.
Senza dover fare troppi giri di parole, sotto la lente d’ingrandimento c’è il rendimento mostrato dalla Panigale, in particolare quella di Alvaro Bautista, di cui a lungo si è discusso in questo avvio di stagione. Occhio però, perché c’è un aspetto chiave, da non sottovalutare. Per valutare o meno la riduzione dei giri motore della Rossa bisogna considerare le prestazioni di tutte le Ducati in pista e non solo quella con il numero 19 sul cupolino.
A decidere se la Panigale dovrà essere castrata o meno sarà il famoso calcolo algoritmico, che Dorna e FIM affidano a una società esterna. L’eventuale taglio va a scaglioni di 250 giri alla volta. Questo vale per chi deve fare i conti con una riduzione, così come per chi può beneficare di un aggiunta.
A tal proposito occhio alla Kawasaki, dove l’unico pilota presente in top ten è Johnny Rea, così come alla BMW, che non vede nessuno dei propri alfieri presenti tra i primi dieci.
CONCESSION PART
Oltre al discorso dei giri motore, c’è poi quello delle concession part. Cosa sarebbe? In pratica, dopo tre round, le Case più in difficoltà hanno la possibilità di accedere a degli aggiornamenti legati al motore come albero, molle, valvole, pignone, ma anche elettronica e forcella con l’intento di colmare il gap da quelle più veloci.
Il regolamento prevede che vengano tenute valide quattro gare sull’asciutto ad esclusione della Superpole Race. Pertanto, Gara 1 di Phillip Island, disputatasi sotto la pioggia, non fa testo. Ai primi cinque classificati di ogni gara viene poi attribuito un punteggio decrescente: 5-4-3-2-1.
La Casa che ha 20 punti o più di distacco dalla migliore potrà accedere alle concessioni. In attesa di Gara 1 ad Assen, nella speranza che sia asciutta, la situazione è la seguente per le Case: Ducati 27 punti, Yamaha 15, Honda 3, BMW e Kawasaki 0.
Al momento Honda, BMW e Kawasaki sono quindi quelle che potrebbero accedere a alle concessioni. Tra le case presenti a quota zero c’è anche la Kawasaki, dato che gli alfieri della Casa di Akashi non hanno raccolto nemmeno una top five tra Gara 2 di Phillip Island e le due gare di Mandalika.
Vedremo quindi come si evolverà la situazione sabato pomeriggio.