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Petrucci: “Voglio essere il primo a vincere in MotoGP, in SBK e alla Dakar”

“Ho corso la Dakar pensando che non avrei più gareggiato in un Mondiale, ma poi è arrivata l’opportunità di correre in Superbike e sono tornato dove tutto è iniziato. Voglio vincere almeno una gara e capire se potrò lottare per il titolo nel 2024”

SBK: Petrucci: “Voglio essere il primo a vincere in MotoGP, in SBK e alla Dakar”

Prima di concentrarsi sul terzo Round dell’anno, di scena ad Assen questo fine settimana (qui gli orari del weekend), Danilo Petrucci si è preso un momento per riflettere sugli ultimi sedici anni della sua carriera e sul percorso che lo ha riportato nel paddock della Superbike. In una lunga chiacchierata con il sito ufficiale del campionato, il ternano ha guardato a passato, presente e futuro, svelando il tragitto e le motivazioni che, a 32 anni, lo hanno portato a rimettersi in gioco a livello Mondiale, con la Ducati Panigale V4R del team Barni Racing.

“Sono molto felice di essere di nuovo nel paddock del Mondiale SBK, perché è dove è cominciato tutto. La prima volta che sono stato qui è stata nel 2007, per disputato una wildcard nella Superstock 600. È  stato bello gareggiare per la prima volta in un campionato del Mondo. Ricordo benissimo la mia prima vittoria nella STK600 a Valencia nel 2009, poi sono passato alla STK1000 con la Kawasaki del team Pedercini. È stato un grosso salto” ha raccontato Petrucci, che l’anno successivo al passaggio di categoria si è laureato campione italiano della Stock 1000 e vicecampione del Mondo, con due soli punti di ritardo dal vincitore. 

Il 2011 con Barni è stato certamente uno degli anni migliori per me - ha chiosato Petrux - Ho vinto la mia prima gara nel Mondiale a Silverstone ed è stato molto bello vincere a Imola. Sono molto felice di ritornare a Imola quest’anno in SBK. Ho dei gran bei ricordi di quegli anni”.

Dolci memorie che Danilo spera di rivivere, dopo le gioie assaporate in MotoGP, alla Dakar e nel MotoAmerica. 

La mia carriera è stata abbastanza pazza. Vincere in Superstock 1000 mi ha permesso di arrivare in MotoGP, dove sono riuscito ad affermarmi in un paio di gare. Quando ho smesso con la MotoGP sono andato a correre la Dakar pensando che non sarei più tornato in un campionato del Mondo - ha ammesso il 32enne - Ho vinto una tappa in maniera inattesa e poi sono andato nel MotoAmerica, dove ho quasi vinto il titolo. Ho trionfato in diverse gare e poi è arrivata questa opportunità con il team Barni e mi sono detto: ‘Sono ancora giovane e non posso concludere la mia carriera senza aver provato il Mondiale Superbike’. Ed eccomi qua”.

Una sfida nuova ed emozionante per il pilota di Terni, che sta iniziando a prendere le misure del campionato:Il mio adattamento sta andando abbastanza bene. Il Mondiale Superbike è senza dubbio una grande sfida, perché è tutto nuovo per me, anche se ho una certa esperienza - ha raccontato Petrucci - Il format è unico, perché abbiamo tre gare e la Superpole Race è davvero corta. Sono come 10 giri di qualifica. In più, le Pirelli offrono delle buone performance, ma devo conoscerle per potermici adattare. Devo imparare tanto. Per giunta, il livello dei piloti è veramente elevato quest’anno. Ci sono un sacco di sfide. Pensavo sarebbe stato difficile, ma non così tanto”.

Danilo tiene i piedi per terra, ma sa perfettamente a cosa puntare terminata questa prima fase di adattamento.

Il mio obiettivo per il 2023 è prima di tutto quello di divertirmi, perché dopo tanti anni nelle corse le tantissime esperienze che ho avuto nella mia carriera, è bello essere qui e voglio godermi questa stagione. Pensando ai miei obiettivi a lungo termine, la vittoria di una gara è sicuramente in cima alla lista dei desideri. Ero ancora negli Stati Uniti a correre le ultime gare della stagione, quando eravamo in trattativa con Barni e la Ducati per il passaggio in SBK. Ho iniziato a cercare su Google quali piloti erano riusciti a vincere almeno una gara in MotoGP e in una SBK e sono tutti grandi nomi. Mi sono detto: ‘Perché non posso essere uno di loro?!’. Avendo vinto anche una tappa della Dakar potrei essere l’unico uomo al Mondo a esserci riuscito. Provare a vincere almeno una gara è la ragione per qui sono qui in Superbike”, ha ammesso.

Poi, mi piacerebbe legarmi a un team ufficiale, per vedere se posso vincere il titolo. Non posso chiudere la mia carriera senza averci almeno provato - ha concluso il ducatista - Non so se posso essere in grado di vincere un Mondiale ma devo almeno tentare, perché voglio ritirarmi pensando di aver ottenuto tutto. Quest’anno mi serve per capire se il prossimo ce la posso fare”.

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