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Maverick Vinales ha portato a casa un 4° posto che lo rimette in carreggiata nel mondiale dopo la parziale battuta d'arresto in Argentina. Lo spagnolo è stato incisivo per tutto il fine settimana sul tracciato del COTA e probabilmente senza l'episodio delle qualifiche (Alex Marquez gli è caduto davanti mentre stava segnando il proprio giro migliore in qualifica) oggi avrebbe potuto ambire senza problemi al podio.
Di certo la confidenza tra il Top Gun e l'Aprilia RS-GP 23 ha raggiunto altissimi livelli, ormai Maverick ha completamente in mano la moto veneta e l'ultimo step da fare riguarda forse le partenze, che restano un tallone d'Achille per lo spagnolo.
"E’ un peccato perché oggi credo che avessimo il potenziale per vincere la gara, o almeno di lottare - ha detto Vinales - dobbiamo fare qualcosa, è obbligatorio migliorare in partenza, mi sembra più che chiaro. Si deve settare bene la frizione per me. La procedura che utilizzano i miei compagni è del tutto simile alla mia, solo che l’affidabilità del sistema è diversa. E’ un qualcosa in cui Aprilia può migliorare. Non mi sento preoccupato, perché siamo davvero veloci, ma mi dispiace perché sarebbe molto meglio vincere anche le gare!".
Sei dove ti saresti aspettato a questo punto della stagione?
"Di certo siamo molto più avanti in queste prime tre gare di quanto avremmo immaginato, il che è un bene. Abbiamo fatto alcune buone gare, ma possiamo fare molto meglio, ne sono certo".
Come mai tante cadute secondo te?
"Oggi c’era molto vento, immagino che possa essere per quello ma non ne sono sicuro. In curva 2 ti spingeva molto a perdere l’anteriore, anche alla 7. Il vento era diretto ed era facile perdere l’anteriore in queste condizioni".
Sei stato un mastino nei duelli.
"Non è mai facile superare, ma rispetto agli altri anni mi sento davvero competitivo. So di poter lottare sempre, se trovo qualcuno che ha un passo simile al mio posso attaccare, posso forzare tanto in staccata. Ho fiducia in frenata, la moto oggi era velocissima sul dritto anche, nonostante tutte le alette che ci sono!".
All'inizio con Aprilia era proprio la frenata il problema, ora sembra sia il tuo punto forte.
"Si, è vero. Il fatto è che sono migliorato tanto con l’Aprilia in quest’area, ma so che possiamo ancora migliorare nel settaggio del freno motore. So che l’unica cosa di cui avrei davvero bisogno in gara sarebbe un po’ di pista libera. Sono certo che sarebbe una gara completamente diversa, di certo più veloce".
Nel mondiale non sei lontano.
"Io penso che la pioggia in Argentina abbia un po’ rovinato la mia classifica, probabilmente se fosse stata una gara normale adesso sarei molto più vicino nella generale. Ma lì abbiamo imparato molte cose e molto importanti. Quindi mi sta bene, perché ci ha permesso di capire che sul bagnato dobbiamo fare dei netti passi in avanti ed è stato un bene capirlo ad inizio stagione".
Grande delusione invece per Aleix Espargarò, che ha avuto in problema tecnico che ne ha condizionato la pur breve gara.
"Non c’è molto da dire. Sono partito bene, ero terzo - ha spiegato Espargarò - Ma ho capito subito che l’abbassatore era rimasto bloccato. Ho fatto tutta la prima parte della pista così, poi ho aperto full gas in uscita dalla 12 ed ho perso l’anteriore. Credo sia successa la stessa cosa a Raul".
Un problema non da poco.
"Si deve risolvere. E’ successo qualche volta l’anno scorso. Ma quest’anno l’abbiamo leggermente modificato, per la moto 2023. Solo che è successo sia sulla moto 2022 che su quella 2023. Di solito accadeva quando faceva molto caldo, ma oggi non era così. Direi che è difficile capire come e quando accadrò".
Come mai secondo te ci sono state tante cadute?
"E’ la pista, secondo me. Ci sono tante buche, è una pista stressante. Penso che sia una pista bella per lo show, ma per i piloti è un incubo. Il layout è bello, senza dubbio. Magari non la mia preferita, ma è una bella pista. Ma con tutte queste buche diventa facile cadere, infatti è quello che è successo".
