Nella sprint race era arrivato 12°, oggi è caduto al 9° giro: Joan Mir lascia Austin con un pugno di mosche, ma anche con l’idea che la situazione non è così negativa come appare. Della vittoria di Rins con la Honda non ha parlato, preferendo concentrarsi sul suo fine settimana. Iniziando proprio dalla scivolata.
“Sorpassare in questa pista è sempre una sfida se non ha una buona velocità massima, perché sei sempre in ritardo e in frenate così lunghe, con la scia, fatichi di più del pilota che ti precede- ha spiegato - Nel mio caso, stavo faticando a superare Morbidelli, nei primi giri, quando tutti hanno un buon grip, è complicato fare la differenza in accelerazione fuori dalle curve lente, probabilmente è un nostro punto debole. Ho cercato di fare una traiettoria diversa per attaccarlo alla terza curva e ho perso l’anteriore, è stato un mio errore”.
Nonostante ciò, lo spagnolo ha voluto vedere il bicchiere mezzo pieno.
“L’unica cosa positiva di questa gara è che ho avuto le migliori sensazioni fino a questo momento sulla Honda - ha affermato - Stiamo andando nella giusta direzione. Oggi mi sono divertito a guidare, frenata e velocità in curva erano migliori, ma l’impressione è che arriviamo sempre in ritardo. Ho migliori sensazioni la domenica, ma iniziamo dal fondo ed è difficile. Però vedo del potenziale”.
Non resta da capire quanto sia grande.
“Realisticamente, se avessi potuto superare Franco, avrei potuto provare a stare nei primi 4. Sembra che siamo nella merda, ma forse siamo più vicini ai migliori di quanto non appaia” la sua sicurezza.