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Rossomondo: "La MotoGP è fatta per i nostri tempi e per i giovani"

Il nuovo responsabile commerciale di Dorna presentato ad Austin: "una partita di NBA dura 48 minuti, ma lo spettacolo intorno al match 2 ore e mezzo. Questo è importante"

MotoGP: Rossomondo:

Dan Rossomondo ha fatto il suo debutto in MotoGP in casa, nel GP di Austin, nella sua America, dopo avere lavorato per 17 anni nella NBA, la lega professionistica di basket statunitense. Ora è il capo del dipartimento commerciale del motomondiale, prendendo il posto che Manel Arroyo aveva occupato per più di 20 anni. 

A presentarlo è stato il Ceo di Dorna Carmelo Ezpeleta: “abbiamo deciso che era arrivato il momento  di rendere la MotoGP ancora migliore, uno sport più globale. Abbiamo scelto fra 25 profili molto importanti e abbiamo pensato che non c’è niente di più globale della NBA, l’esperienza di Dan potrà aiutarci a continuare a crescere”.

Per Rossomondo non sarà semplice perché, checché ne dica Ezpeleta, la MotoGP non è in un buon momento. Il pubblico manca sia in pista che davanti alle TV e la Formula 1 l’ha surclassata negli ultimi anni, adattando il suo format ai nuovi tempi.

Dan è logicamente entusiasta: “sono sulla luna - ha detto - In questi due giorni ho detto molte volte ‘oh mio dio!”, la mia mente è esplosa. Voglio fare conoscere questo sport nel mondo e far sì che le persone capiscono quanto bello sia. Dobbiamo raccontare quanto siano eccezionali i piloti”.

Il manager americano pensa che il motomondiale abbia delle frecce nel suo arco.

Molti sport dovrebbero essere invidiosi per il nostro spettacolo - ha continuato - È veloce, la sprint race dura 20 minuti, la gara di domenica 40, è fatto per i nostri giorni e per i giovani. Io voglio imparare e il mio primo compito sarà studiare, mentre dal punto di vista commerciale è aumentare la comunità di appassionati nel mondo”.

Qualche idea, proveniente dal precedente lavoro, la ha già.”In NBA la partita dura meno 48 minuti, ma lo spettacolo intorno al match molto di più, due ore e mezzo. Questo penso sia molto importante” e non si può dargli torto, perché il motomondiale è forse troppo ancorato alla tradizione.

Rossomondo è arrivato per portarlo nel nuovo millennio: se ce la farà lo dirà il tempo.

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