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MotoGP, Rins: "Non ho chiesto consigli a Marquez, ci ho messo tanto del mio"

"Rispetto alla Suzuki, con la Honda serve più forza per essere veloci. Dalla Ducati non perdiamo in velocità massima, ma in trazione. Domani bisognerà preoccuparsi delle gomme"

MotoGP: Rins:

Secondo in qualifica e secondo nella sprint race, il numero 2 ha portato a fortuna ad Alex Rins in Texas. A vedere il bicchiere mezzo vuoto si potrebbe dire che è stato battuto due volta da Bagnaia, ma in questo momento non può essere un problema per lo spagnolo del team LCR. Su una pista che ama (nel 2019 aveva vinto il GP, lo scorso anno era stato 2°) si è preso le sue prime soddisfazioni sulla Honda, surclassando nettamente i compagni di marca Mir e Nakagami (12° e 13°).

È stata una bella giornata, sia in qualifica che nella  sprint - ha sorriso - In gara ho dato il massimo, ho cercato di superare subito Pecco perché sapevo gran passo, ma lui mi ha ripassato e poi sono andato largo perché è difficile fermare moto con caldo, la ruota davanti si bloccava”.

È comunque riuscito ad agguantare il suo primo podio con la Honda, una moto che sta ancora imparando a conoscere e che non è facile da domare.

Non è come la Suzuki, nelle chicane è più esigente per il fisico, devo usare più forza per essere veloce - ha osservato Alex - Vedremo come andrà domani, sicuramente abbiamo buona moto, ma oggi non aspettavo facesse così caldo.  L’elettronica non è ancora 100%, ma abbiamo informazioni su cui lavorare. La sprint di oggi è stata molto veloce, domani dovremo preoccuparci maggiormente delle gomme”.

Anche in rettilineo, contro Bagnaia, ha sofferto.

Sono stato fortunato ad avere Aleix dietro e non una Ducati - ha ammesso -Quando seguivo Pecco era difficile. Non è tanto una questione di velocità di velocità massima, ma di trazione e aerodinamica. Uscendo dalle curve lente la mia moto si impennava e i controlli tagliavano potenza, è lì che dobbiamo migliorare”.

Con Marquez a casa, la Honda ha comunque salvato la faccia su una pista in cui aveva spesso dominato in passato.

Non ho sentito Marc per chiedergli i segreti di Austin sulla RC213V - ha precisato - Ci ho messo tanto del mio, e quello che avete visto oggi sono convinto lo rivedrete su altre piste”.

L’ultimo commento è stato sulla sprint race, che oggi non è stata più tranquilla delle precedenti, senza manovre azzardate.

Penso che più di una maggiore calma da parte dei piloti, è stato dovuto dal circuito - la sua opinione - Qui ci sono punti in cui superare, ma non così tanti come a Portimao. Inoltre oggi faceva molto caldo e quando frenavo dietro a qualcuno sentivo la ruota anteriore bloccarsi”.

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