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MotoGP, Morbidelli: "Abbiamo provato troppe cose, mi sarebbe servito un riferimento"

Dopo gli incoraggianti segnali lanciati in Argentina, Franco Morbidelli non va oltre il 16° tempo nel venerdì di Austin: "Finché non sei là davanti è difficile trovare una buona base. Non ne troverai mai una per fare settimo. Rispetto alle Ducati soffriamo in accelerazione"    

MotoGP: Morbidelli: "Abbiamo provato troppe cose, mi sarebbe servito un riferimento"

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Alla vigilia del week-end del GP di Austin venivano riposte molte attenzioni in Franco Morbidelli. Il romano di Tavullia sembrava rinato a Termas de Rio Hondo sulla Yamaha M1, invece in Texas è tornato a faticare più del previsto. La classifica del venerdì di prove lo pone in sedicesima posizione ad oltre un secondo dalla vetta, incassando un distacco di sette decimi dal compagno di squadra Fabio Quartararo (7°). Davvero troppi. Con il rinnovo del contratto in ballo, il "Morbido" dovrà inventarsi una magia per passare indenne dal Q1 e avvicinarsi ai migliori.

"Venerdì tosto, abbiamo fatto fatica a migliorare quel tanto che bastava per entrare tra i primi dieci - ha ammesso il Campione del mondo Moto 2017 - mi sarebbe servito un punto di riferimento davanti a me, inoltre nel secondo time attack ho commesso un paio di errori. Mentre il primo non è stato abbastanza buono. Dobbiamo recuperare almeno mezzo secondo".

Nonostante i passi in avanti registrati grazie all'intervento dell'ingegnere Luca Marmorini, al Circuit of The Americas entrambe le Yamaha M1 sono parse (di nuovo) poco incisive negli allunghi: "Non eravamo in forma neanche sotto quel punto di vista, sebbene non fosse l'aspetto principale della giornata di oggi. I nostri avversari riescono a erogare la potenza in modo più naturale".

E aggiunge: "Rispetto alle Ducati soffriamo soprattutto in accelerazione".

Aspettando le qualifiche ufficiali, la terza sessione di prove di domani sarà fondamentale in casa Yamaha al fine di individuare un setting ideale della moto, inconveniente con cui stanno facendo i conti sia Quartararo che Morbidelli: "Forse abbiamo provato un po' troppe cose. Quando sei lontano dai primi, devi lavorare per cercare di colmare il gap. Finché non sei là davanti è difficile dire di aver trovato una buona base. Non ne troverai mai una per fare settimo", ha concluso.

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