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Avrebbe potuto polemizzare, Francesco Bagnaia, per il ripetuto ed insistente tentativo di prendergli la scia da parte di Alex Marquez negli ultimi minuti della Q2, ma non lo ha fatto.
Bagnaia e il pilota del team Gresini avevano fatto segnare tempi identici nei loro primi giri e, consapevole del fatto che il più giovane dei Marquez fosse una minaccia, Bagnaia ha dapprima fatto una ‘finta’ prima di uscire dalla pitlane per farlo sfilare davanti e successivamente in pista ha rallentato vistosamente in due occasioni.
Mentre i due si alternavano per lasciar passare l'altro nel giro di lancio, Marquez è riuscito a rimanere dietro al pilota della Ducati ufficiale per l'inizio del giro, ma Bagnaia si è poi tolto di mezzo sbagliando la curva 12.
Successivamente Marquez è poi caduto alla curva 15, mentre Bagnaia ha centrato infine la pole in 2.01.892, nuovo record sul giro al COTA.
Così alla fine Bagnaia è riuscito nell’impresa di negare ad Alex Rins, sempre velocissimo ad Austin, una pole alla Honda.
Anche se è improbabile che fra i due ducatisti si inneschi una polemica sicuramente il comportamento di Alex la creerà sui social, visto che in pratica ha copiato il comportamento del fratello che si è spesso giustificato per la scarsa competitività della sua Honda, cosa che non può dire Alex che è alla guida di una Ducati.
Polemiche comunque inutili se si pensa che il surplace (dal francese sur place, "sul posto") è una tecnica, utilizzata soprattutto nelle gare di velocità del ciclismo su pista, che permette di rimanere fermi in equilibrio sulla bicicletta in attesa del momento migliore per attaccare e sorprendere l'avversario. Come a dire: mi prendo tutti i vantaggi possibili, e se non ti va bene sta a te impedirmelo.
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