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MotoGP, Rivola e Jarvis duri sulla non decisione sul caso Marquez: serve cambiare

Il Ceo di Aprilia Racing: "Basta scrivere le cose bene, ma per farlo serve presenza e competenza". Jarvis rincara: "Io sono un esperto di questioni legali, ho letto il comunicato di oggi e onestamente non ho capito nulla. Se Marquez fosse stato qui?"

MotoGP: Rivola e Jarvis duri sulla non decisione sul caso Marquez: serve cambiare

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Nel fine settimana di Austin uno degli argomenti a tenere in bilico il paddock riguarda la mancata decisione sull'affair Marc Marquez. Il famoso doppio long lap penalty che lo spagnolo avrebbe dovuto scontare in Argentina, e che al momento non è certo di dover scontare nel suo GP di rientro che si presume possa essere Jerez. Ne abbiamo parlato con Massimo Rivola e Lin Jarvis, che hanno accettato di esprimersi su quanto accaduto. Davide Tardozzi ha invece preferito attendere il verdetto finale prima di prendere posizione in maniera ufficiale. 

Queste le parole di Rivola, che era stato tra i più duri quando è emerso l'errore commesso dagli Steward diretti da Freddie Spencer. 
"Onestamente non sono sorpreso. Del resto, l'hanno scritta male ed ora devono capire come fare per rimediare. Bastava scrivere tutto bene, ma per farlo serve pensarci due volte ed essere bravi abbastanza per farlo. Onestamente non so come commentare, mi ha anche un po' stufato questa vicenda. Il messaggio per me deve essere chiaro: i piloti che sbagliano vanno penalizzati e l'arbitro che li penalizza deve essere presente, competente e soprattutto severo con questo nuovo format di gara. Altrimenti, se non l'abbiamo capito ora che siamo alla terza gara e mancano cinque piloti, rishciamo che ci troviamo a metà stagione dove corrono tutti i collaudatori". 

Lin Jarvis ha analizzato nel dettaglio il comunicato diramato oggi, ed anche il CEO di Yamaha Racing è stato molto severo nel proprio giudizio sull'accaduto. 
"E’ una bella domanda, interessante. Io sono una sorta di specialista di contratti, delle questioni legali. Quindi ho letto con tanta attenzione il comunicato, volevo capire bene come mai questa decisione di sospendere la decisione. Per me è molto strano, io non capisco perché non cambia niente il fatto che Marc ci sia o meno qui ad Austin".

La questione è molto semplice per Jarvis. 
"L’appello della Honda è giusto o non lo è? Non cambia se il pilota c’è o meno, non capisco perché avere questo altro prolungamento, è strano. Se lui fosse stato qui ad Austin, loro sarebbero stati costretti a prendere una decisione prima della gara. Quindi non capisco. Tanto può migliorare in MotoGP e penso che anche con questo tipo di sanzioni e decisioni serva essere più professionali ed anche corretti dal punto di vista legale". 

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