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MotoGP, Pirro: "Spero che in Sprint Race abbiano rispetto per un anziano!"

"Sono un po' preoccupato, qui ci sono tanti punti in cui è facile commettere errori ed io la settimana prossima ho dei test importanti. Ho sentito Enea, ha scelto la pista più difficile da lasciarmi"

MotoGP: Pirro:

Michele Pirro sta vivendo un weekend da pilota ad Austin, correndo in sostituzione di Enea Bastianini che è ancora alle prese con la frattura alla scapola rimediata a Portimao. Non è di certo la prima volta che Pirro corre un GP, ma spesso in passato ha fatto delle wild card mirate a portare in gara delle novità, quindi vivendo anche dei weekend da pilota-tester. 

Ad Austin è tutto diverso, perché senza l'incombenza di dover provare pezzi nuovi, Michele può divertirsi a dare il massimo. Ma non correva ad Austin dal 2016 e tante cose sono cambiate da quella sua ultima uscita in gara qui, tanto da rendergli difficile soprattutto il primo approccio con la pista in FP1. Giro dopo giro la confidenza è aumentata ed alla fine Pirro ha chiuso in 17a posizionee davanti a Bradl e Folger, gli altri due tester impegnati in gara, ma anche davanti a Fabio Di Giannantonio. Una giornata quindi positiva, con la prospettiva di poter crescere ancora domani. 

"E’ la seconda volta che corro qui, la prima fu nel 2016 - ha spiegato Pirro -  all’inizio ci sono rimasto male, sono entrato in pista e mi sembrava una pista di motocross asfaltata male. Ci sono tantissime buche ed ho fatto fatica. Poi nel pomeriggio ho fatto qualche modifica alla moto che mi hanno aiutato, poi ho seguito un po’ Pecco in pista e sono migliorato. Diciamo che sono contento del fatto di aver trovato un po’ di fiducia con la moto. Domani vorrei stare ad almeno 1 secondo dal primo domani. Oggi ero a circa 1,5 secondi e considerando che erano sette anni che non correvo qui, non è male. Difficile, ma spero domani di fare un passo in avanti. In questa gara sono tornato a fare un po’ il pilota, cercherò di migliorare anche se il livello è davvero molto alto".

Hai sentito Enea?
"Ho scritto a Bastianini, ci siamo sentiti ieri. Gli ho detto ‘grazie, mi hai lasciato la pista più difficile!’. E’ stato simpatico, ci abbiamo scherzato su. Mi dispiace che lui non sia qui, devo dire che il COTA è davvero una pista molto fisica, la gestione della gara lunga non sarà facile domenica. Però cercherò di fare del mio meglio. E’ tosta perché nelle prime dieci curve non hai un attimo di respiro, sei sempre a moto piegata, cambi continuamente direzione e non sei mai a gas aperto. Non ci sono staccate violente, ma devi sempre far voltare la moto ed è dura. Poi le buche sono terribili, stamattina mi hanno penalizzato perché ero rigido in sella".

Qui ci sono quattro tipi di asfalto, tante buche. Una sfida dura per te. 
"Gli altri piloti hanno visto questa pista cambiare negli anni, la conoscono bene. Io ho sofferto molto questo asfalto stamattina, non avevo confidenza. La moto saltava tanto, non sapevo mai come prenderla. Poi non posso prendermi troppi rischi, perché la settimana prossima ho dei test importanti. Quindi devo dare il massimo, ma devo anche tenermi un minimo di margine. Dopo due giri mi si sono bloccate le braccia stamattina, ma oggi è andato tutto molto meglio. I ragazzi del box poi sono stati bravissimi, mi hanno aiutato e questo è stato fondamentale".

Sei preoccupato per la Sprint Race di domani?
"Fare la Sprint Race qui mi preoccupa un po’…. ci sono tanti punti in cui è facile fare degli errori, però è una gara come le altre. L’importante sarà fare una buona qualifica e cercare di scattare bene. Speriamo abbiano rispetto per un anziano come me!".

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