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MotoGP, Bagnaia: "Ad Austin ci sono 4 tipi diversi di asfalto, non è possibile"

"Sull'asciutto si può gestire, ma sul bagnato diventerebbe difficile. Ho trovato un buon compromesso sulla mia Ducati. Alex Marquez è veloce, ha a casa il maestro di questa pista"

MotoGP: Bagnaia: "Ad Austin ci sono 4 tipi diversi di asfalto, non è possibile"

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Bagnaia ha mancato il primo posto per 63 millesimi da Martin, curiosamente il suo vecchio numero di gara, ma non può lamentarsi. Se nel giro secco c’è stato chi ha fatto meglio di lui, sul passo non ha avuto rivali. Ha insistito con la gomma media al posteriore e ha lavorato giro dopo giro per cucirsi la Ducati addosso. Sembra avere funzionato.

Pecco, sei più sereno ora?
Lo sono sempre, ma essendo 2° lo sono per forza, fossi stato 18° lo sarei un po’ meno. Mi piace sempre venire qua ad Austin”.

Nonostante le condizioni della pista?
La Safety Commission questa sera sarà lunga. Le condizioni della pista sono abbastanza peggiori dell’anno scorso, ci sono 4 tipi di asfalto diversi e questo non è possibile, sull’asciutto puoi gestirlo, ma con il bagnato sarebbe ben più difficile. Ci sono punti in cui l’asfalto è distrutto, nelle curve 11,12 e anche alla prima, ma stiamo andando incredibilmente forte perché la pista è molto più pulita di un anno fa. Noi proveremo a fare cambiare le cose, servirebbe che ci ascoltassero un po’ di più ma non so da chi debba venire l’ordine. Sulla sicurezza stiamo facendo grandissimi passi in avanti, l’obiettivo più grande è sistemare il discorso penalità, ci sono sempre casini.

A parte questo, come è andata la giornata?
Sono contento, abbiamo lavorato molto bene e avuto dei buoni risultati. Ci siamo concentrati sulla gomma media al posteriore, che sicuramente ha meno grip della morbida, ma ti permette di lavorare bene. Però, devo ammettere, che non mi aspettavo un salto così grande quando ho montato la soffice, è stato incredibile, quindi domani mattina dovremo fare altri giri con quella”.

Cosa ti ha soddisfatto maggiormente?
Siamo riusciti a trovare un buon compromesso in modo che la moto sia buona in frenata ma anche guidabile. Manca ancora qualcosina, ma il bilancio è positivo”.

Cosa manca?
Soprattutto migliorare in frenata, perché si predilige la guidabilità su questa pista. Inoltre, con le tante buche, è difficile essere costanti. Domani mattina avremo altro tempo per capire ogni cosa”.

Hai già individuato il rivale più pericoloso?
Sicuramente Alex Marquez è stato veloce ma me lo aspettavo, a casa ha il maestro di questa pista e aiuta. Mi è sembrato che tutti fossero abbastanza costanti, le Ducati sono forti”.

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