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MotoGP, Michelin: "Austin è sempre un salto nel buio per i piloti"

La pista texana ha un asfalto molto abrasivo e i lavori per ridurre gli avvallamenti hanno creato dei piccoli solchi sulla superficie. Lo stress maggiore lo subiscono le gomme anteriore

MotoGP: Michelin:

Il Circuit of the Americas di Austin è uno dei più particolari nel calendario della MotoGP.  Vanta 20 curve (di cui 11 a destra e 9 a sinistra) e un rettilineo di 1.200 metri: un disegno che mette a dura prova i piloti ma anche le gomme. Come se non bastasse, l’asfalto è molto abrasivo e ogni anno compaiono nuovi avvallamenti, che rendono tutto più difficile.

Per affrontare il GP, Michelin ha deciso di portare all’anteriore le stesso opzioni sperimentate in Argentina (nelle mescole morbida, media e dura, tutte simmetriche), mentre al posteriore i piloti potranno scegliere fra le asimmetriche morbida e media (con la parte destra più dura).

Il Circuit of the Americas rappresenta sempre un po' un salo nel buio per i piloti, poiché la pista cambia da un anno all'altro - osserva Piero Taramasso, responsabile dei programmi motorsport di Michelin per le due ruote - L’asfalto è aggressivo sulle gomme, ancora di più per i ripetuti sforzi per appianare gli avvallamenti, che hanno creato molti piccoli solchi sulla superficie. Questo rende il COTA una delle tappe più impegnative del calendario della MotoGP per gli pneumatici anteriori ed è per questo che in Texas porteremo la stessa gamma che abbiamo portato in Argentina. Per contro, il circuito non è così esigente per quelli posteriori, per cui abbiamo scelto le mescole Soft e le Medium, entrambe asimmetriche per adattarsi alle caratteristiche del circuito. La fluidità richiesta in curva e le alte velocità generano inoltre molto calore sulle gomme, sottoponendo i piloti a un notevole sforzo fisico, che quest'anno sarà ancora maggiore con la nuova gara sprint del sabato in aggiunta a quella della domenica".


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