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MotoGP, Marquez uomo dei record, anche nell' incredibile serie di no-show

Il fenomeno spagnolo, che fino al 2019 aveva un incredibile numero di vittorie in MotoGP, dall'incidente di Jerez ha saltato il 50% dei Gran Premi

MotoGP: Marquez uomo dei record, anche nell' incredibile serie di no-show

Marc Marquez ha saltato 29 delle ultime 58 gare della MotoGP. E’ stato AS a fare la statistica degli ultimi quattro anni di mondiale del fenomeno spagnolo. Parliamo del 50%.

Nel 2020, senza contare la prima di Jerez, alla quale prese parte cadendo e facendosi male in una furiosa rimonta che lo avrebbe riportato sul podio, Marc saltò 13 gare. Nel 2021 prese parte al terzo GP della stagione correndo in 14 occasioni e centrando addirittura tre vittorie - Germania, Austria e Misano 2 - ma poi fu fermato da una caduta mentre si allenava nel cross che gli causò la prima diplopia.

A causa di ciò saltò le restanti due gare ripresentandosi solo nel 2022 ma dopo due sole gare durante il warm up del GP di Indonesia cadde, battendo la testa e già nel volo di ritorno si rese conto di vedere nuovamente doppio. Questa volta il pedaggio è stato un solo GP, l'Argentina, per poi riapparire in America e fare cinque apparizioni consecutive, fino a quando ha dovuto mettere piede a terra per la quarta volta in sala operatoria per far riposizionare l'omero del braccio destro, che era ruotato del 33%.

L'operazione lo costrinse a saltare questa volta sei GP. Ricomparve ad Aragon e da lì fino alla fine della stagione senza fermarsi, con un podio in Australia, dove fu secondo, dietro a Rins.

Il resto è storia di oggi, con la pole ed il podio nella prima Sprint Race di Portimao.

In tutto in questi anni terribili, dal 2020 ad oggi, Marquez ha vinto 3 Gran Premi, nel 2021, al quale si aggiunge un secondo posto, sempre nel 2021. Nulla se si pensa che nei quattro anni precedenti, dal 2016 al 2019 ne aveva vinti 32!

A questo punto, qualora dovesse tornare in perfetta forma e vincere nuovamente un titolo mondiale, il nono, sarebbe una impresa straordinaria. Se non teniamo conto dei suoi rientri, ma pensiamo invece alle tante operazioni ed agli incidenti in questi quattro anni, non dovremmo stupirci di un eventuale ritorno dopo la squalifica a quattro anni per doping di fine 2019 di Andrea Iannone. Sicuramente l’italiano durante questo periodo è stato in migliore salute.

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