Gigi Dall'Igna ha un premio in più nella sua bacheca, quello del Leone del Veneto. Gli è stato consegnato ieri al teatro Olimpico di Vicenza dal Presidente della Regione Roberto Ciambetti. “Ingegnere e manager, nato e formatosi culturalmente e professionalmente in Veneto, che ha rivoluzionato mezzi, mentalità, tecnica e approccio alla motomondiale attraverso una straordinaria capacità ingegneristica nel campo dell’aereodinamica, combinata con raro intuito ed intelligenza, con una nuova concezione di telai e motori e nel modo dell’essere squadra dell’intero gruppo, dalla fase progettuale alla competizione, portando l’impresa italiana ai massimi livelli di competitività, consentendo per la prima volta dopo cinquant’anni a un pilota italiano di vincere il mondiale MotoGP con una moto italiana” la motivazione per cui è stato deciso di conferirigli il prestigioso riconoscimento.
Dall'Igna ha commentato così sul suo profilo Instagram: "prima di tutto voglio ringraziare il Presidente Ciambetti e tutto il Consiglio Regionale del Veneto per questo ambito riconoscimento. È veramente un onore ricevere questo premio in una cornice così prestigiosa come il Teatro Olimpico e ringrazio anche il Sindaco Rucco che lo ha messo a disposizione. Penso a chi mi ha preceduto, eccellenze che hanno saputo distinguersi nel proprio ambito e lasciare un’impronta davvero importante nella cultura, nello sport, nella tecnologia e nella società in generale. È un grande privilegio essere accomunato a loro".
"Per questo il mio grazie più sincero va alle persone che mi hanno permesso di essere qui oggi, che sono tutti i miei collaboratori - ha continuato il Direttore Generale di Ducati Corse - Essi vanno scelti con cura e, soprattutto, bisogna averne cura. Sono quelli di oggi, con cui condivido i risultati più recenti, ma anche quelli di ieri, che sono stati fondamentali nella mia crescita professionale e che sono ora leali avversari sui campi di gara. Senza di loro non sarei sicuramente arrivato fino a qua. Per ultimo vorrei ringraziare tutta la mia famiglia, e questa credo sia la prima volta che lo faccio in pubblico. Senza la tranquillità che solo loro riescono a darmi non avrei potuto raggiungere tutti i traguardi professionali che mi ero dato. Sono sempre stati al mio fianco anche quando ho percorso strade che non erano le più facili e ho preso decisioni che non sembravano le migliori. Un lavoro che assorbe tutte le energie e che ti porta ad essere spesso lontano da casa può portarti a perdere di vista quelle che sono le vere priorità della vita. Ma questo errore non può mai essere fatto, principi e valori, che assieme le definiscono, devono essere rispettati, sempre. Vi ringrazio di Cuore".