Quello di Barcellona è stato l’ultimo test della MotoE prima del via del Campionato, previsto a maggio a Le Mans. Nell’appuntamento andato in scena al Montmelò, i piloti hanno avuto modo di fare gli ultimi aggiustamenti sulla Ducati in attesa che si alzi il sipario sulla nuova stagione.
A vincere la simulazione gara dell'ultimo giorno è stato Granado. Peccato sia mancata la sfida diretta con uno dei rivali più accreditati per il titolo, ovvero Matteo Ferrari. Purtroppo un problema tecnico ha costretto il romagnolo a dover partire dai box, condizionando sul nascere la sua prestazione.
“A Barcellona abbiamo completato i test della preseason e adesso siamo pronti per l’inizio del Campionato – ci ha detto – mi dispiace per la simulazione gara. Purtroppo quando ho tolto le termocoperte ho toccato il gas e il traction è andato in errore, infatti la ruota posteriore girava, mentre quella davanti era ferma. Fortunatamente questa cosa mi è capitata nei test, perché se fosse successa in Francia sarebbe stato un problema non da poco”.
A vincere è stato Granado, però sul passo non eri distante da lui.
“Esatto. Lui è stato molto bravo e penso che una delle sue doti sia sfruttare bene la gomma in qualifica e anche nei primi giri. Nonostante la partenza dai box siamo però riusciti a fare una bella prestazione, trovando ritmo e penso che me la sarei potuta giocare con lui. Alla fine però, dovendo partire per ultimo c’era ben poco da fare”.
Barcellona era l’ultimo test: a che livello è arrivata questa Ducati MotoE?
“Secondo me potevamo essere ancora più veloci in quest’ultimo test, tipo mezzo secondo, se non di più. L’evoluzione di questa Ducati è comunque progredita molto velocemente, parlo soprattutto in termini di geometrie con la moto, inoltre la Casa è stata molto rapida a venire incontro alle richieste di noi piloti. Forse bisogna compiere uno step per quanto riguarda le gomme e per il futuro aspettiamo i freni a disco posteriori, dato che abbiamo ancora il freno elettronico. Infine c’è anche il discorso legato alla possibilità di cambiare le mappature, riguardo cui siamo in attesa. Sono quindi pochi dettagli, ma il progresso è stato sorprendente”.
Quanto è distante la Ducati dalla SuperSport?
“Dipende molto dalla pista, dato che Barcellona ha un lungo rettilineo e in quel caso il gap tra le due aumenta. Io però sono dell’idea che messe a confronto su un tracciato come Misano, giusto per fare un esempio, la Ducati MotoE sia circa un secondo e mezzo più lenta rispetto a una SuperSport tradizionale. Direi quindi che sono stati fatti passi avanti molto importanti”.
Tra poco più di un mese parte la stagione: è Granado il favorito?
“Lui sicuramente è fortissimo e penso non ci sia dubbio. Sono però dell’idea che sarà un Campionato bello combattuto. Io farò di tutto per giocare al meglio le mie carte e nella bagarre vedo anche Casadei e Spinelli, molto veloci nei test”.
E di Salvadori?
“Sta cercando di capire quelli che sono i meccanismi della categoria, facendo un passo alla volta per cucirsi su misura questa Ducati. Penso possa essere uno dei piloti presenti in top ten”.