Una volta quasi esclusivamente riservato agli uomini, oggigiorno il motociclismo si è aperto eccome al mondo femminile. Si contano sempre di più le donne che si cimentano in pista a livello agonistico cercando di emulare le gesta di, per fare due nomi, Ana Carrasco e Maria Herrera. Tutto, favorito (anche) dalla nascita di campionati dedicati alle motocicliste. Vedi la WEC, fino al 2022 conosciuta meglio come Women’s European Cup. Archiviato un primo triennio in continuo crescendo, contrassegnato dalle tre affermazioni consecutive di Beatriz Neila, la realtà gestita da EMG Eventi vedrà mutare la propria denominazione in Women’s European Championship. Il cui obiettivo a lungo termine è di generare, mediante la recente creazione del CIV Femminile, una filiera che possa promuovere le motocicliste più veloci verso i principali palcoscenici internazionali, senza differenze di genere.
La vecchia WEC
Patrocinata dalla Federazione Motociclista Italiana ed organizzata da EMG Eventi in sinergia con MotoXRacing, la Women’s European Cup è stata il primo trofeo a titolazione europea riservato alle donne. Malgrado lo scoppio della pandemia nella stagione 2020 d’esordio, in pochi anni ha riscosso ampio successo. Come testimoniato dal consistente aumento del numero delle partecipanti provenienti di fatto da ogni parte del globo e le prime apparizioni al di fuori dei confini nazionali in Croazia e Spagna. Pur mantenendo inalterata la sua formula, adesso la WEC assume ancor più prestigio.
L’anno zero della WEC
Passando alla dicitura di campionato europeo sotto l'egida FIM Europe, nello specifico il 2023 proporrà sei appuntamenti stagionali, metà dei quali all’estero (mai così tanti): tre al fianco del Campionato Italiano Velocità (Misano 1, Mugello 2 e Imola), uno in Spagna (Valencia) e due in Repubblica Ceca (Most e Brno) al seguito rispettivamente del campionato nazionale spagnolo (ESBK), tedesco (IDM) e Alpe Adria International Motorcycle Championship. Un calendario omogeneo, selettivo ed un totale di dieci gare da aprile a ottobre. Non sono previste novità sul fronte tecnico-regolamentare: si adopereranno moto di cilindrata 300cc conformi alle linee guida del CIV Supersport 300, equipaggiate con pneumatici Dunlop slick.
I test a Misano
La marcia di avvicinamento al primo week-end di gara del 29-30 aprile prossimi al Misano World Circuit Marco Simoncelli si è aperta con la consueta sessione di test pre-season sul medesimo tracciato, tenutasi la scorsa settimana in data 27-28 marzo con sole e temperature miti. Insieme a tanti big del CIV si è registrata l’adesione di un cospicuo numero di ragazze iscritte alla WEC. La due giorni ha sancito per alcune il ritorno in pista dopo la pausa invernale, mentre per altre la prosecuzione del lavoro intrapreso nelle settimane passate. Si preannuncia un 2023 combattuto e ricco di spettacolo, tra diverse novità e qualche gradita conferma. Ecco di chi stiamo parlando.
Focus sulle spagnole
Uno dei principali motivi d’interesse era legato all’esordio di Beatriz Neila con i colori del 511 Racing Team. Archiviata l’epopea (irripetibile?) col team Trasimeno, la “regina” della WEC ha sfruttato il tempo a disposizione per scoprire i segreti della sua nuova Kawasaki Ninja 400, differente dalla Yamaha R3 guidata nell’ultimo triennio. Considerando il passaggio al CIV Supersport 300 della neo-compagna di squadra (e diretta avversaria nel 2021-22) Sara Sanchez, a maggior ragione la madrilena resta il punto di riferimento. Tuttavia, in molti sono pronti a scommettere una fiche sulla connazionale Natalia Rivera, a tutti gli effetti sua erede in Trasimeno. Arrivata dalla Junior Superbike (Supersport 300) dell’ESBK nell’ambito della partnership siglata con I+Dent Racing, a soli 16 anni vanta già una lunga serie di estimatori: secondo i rumours di paddock, ha impressionato nei test fin qui disputati.
Italia ben rappresentata
Il paese più rappresentato in griglia resta comunque l’Italia. A Misano si sono viste all’opera tre esponenti della nostra pattuglia azzurra in rosa, tutte con legittime aspirazioni di classifica. Questo il caso di Roberta Ponziani (per tre volte terza classificata nell’ultimo triennio) e Aurelia Cruciani (settima nel 2022), sulle quali hanno puntato Massimo Roccoli e Alex De Angelis per il proprio team Roc’N’Dea. Al quarto anno di fila nella WEC, per entrambe tanto lavoro di messa a punto sulle rispettive Yamaha R3, senza la ricerca maniacale del tempo sul giro. Attesa protagonista anche Sara Cabrini, reduce da un sofferto 2022, concluso al sesto posto. Individuata nel team Gradara Corse la destinazione ideale per rilanciarsi, la fiorentina sta ritrovando progressivamente le giuste sensazioni con la Kawasaki Ninja 400, moto che aveva contribuito ad insignirla del riconoscimento di miglior debuttante della stagione 2021.
Nuovo corso Trasimeno
Malgrado la dolorosa separazione da Beatriz Neila, dentro al team Trasimeno Yamaha (peraltro trasferitosi in questi giorni al Ricardo Tormo di Valencia per ulteriori sessioni di collaudo) c’è la convinzione di poter aprire un nuovo ciclo altrettanto vincente. Detto di Natalia Rivera, l’ex impianto di Santamonica ha ospitato la prima uscita dell’anno per le altre due new entry della squadra di Moreno Bacchini: da una parte la sudafricana Jessica Howden (nona nel 2022 con 511 Racing Team), dall’altra la norvegese Mia Rusthen (al debutto nella serie). Volto ben più noto invece quello dell’israeliana Ran Yochay, nella WEC dal 2021, impegnata in tale circostanza in sella ad una Yamaha R3 a conduzione familiare.
Di seguito una piccola fotogallery sui test di Misano
Photo credit: womenscup.racing, women’s european championship, Marco Montrone, foto snap