Il campionato MotoE è iniziato, e nella scorsa presentazione a Vallelunga abbiamo avuto modo di raccogliere i pensieri di alcuni dei personaggi fautori di questo progetto, che si ripromette di coniugare lo spettacolo all'evoluzione tecnologica, mantenendo però un approccio ecosostenibile. Il Ceo di Dorna Carmelo Ezpeleta era presente.
Che significato ha l'ingresso di Ducati anche nel campionato delle moto elettriche?
"Quando abbiamo iniziato quattro anni fa assieme ad Energica tutto il mondo è stato preso alla sprovvista - ci racconta Ezpeleta - non abbiamo avuto molta fortuna all'inizio. Gli inizi sono sempre difficili ma poi si migliora sempre. Dopo quattro così ci siamo rivolti a Ducati, che è una grande azienda che ha sempre molta grinta sopratutto in progetti come questo".
Come è nata questa partnership con la casa di Borgo Panigale, che ha anche otto molto in griglia in MotoGP?
"Il discorso della MotoGP è diverso, Ducati presenta otto moto perché i team hanno deciso di correre con quella moto. Noi di Dorna parliamo sempre con tutti i costruttori, c'è stata sicuramente una lunga discussione ma non ricordo chi ha fatto la proposta per primo. Ci siamo consultati anche col gruppo Volkswagen sull'argomento, ma è stata una scelta comune".
Pensi che la MotoE condividerà gli spettatori con la MotoGP o andrà a creare una nuova nicchia di pubblico, magari più giovane?
"Il pubblico giovane ci interessa sicuramente, anche e sopratutto per tutte le altre categorie indistintamente. Credo però che alla base ci sia una comune passione per la velocità e le competizioni di moto in generale. Agli inizi ci furono molte critiche per la questione del 'suono', ma ora stiamo notando sempre più spettatori che rimangono per le gare di MotoE".
Quest'anno nel campionato elettrico debutta anche Luca Salvadori, non solo un pilota veloce ma anche uno YouTuber. Avete avuto modo di interfacciarvi sul come gestire la visibilità nei media?
"Al giorno d'oggi non si possono più ignorare queste piattaforme per i media, io non penso di essere il più esperto sull'argomento, ma nella Dorna ci sono persone capaci che se ne occupano".
Il futuro ecosostenibile, senza compromessi nelle performance
Sul lato tecnico, Philippe Jacquin, Marketing Director di Michelin Europa, ci ha illuminato sui risultati conseguiti nell'ambito dell'evoluzione degli pneumatici Michelin utilizzati nella MotoE. Una evoluzione ecosostenibile che si tradurrà negli anni a venire anche nella loro linea di prodotti ad uso commerciale.
Parliamo di MotoE, ma il motore elettrico non è l'unica stranezza. Gli pneumatici Michelin su questa moto infatti provengono in parte da frutta e vegetali, il che è strano perché somigliano in tutto e per tutto a delle normali slick. Hanno anche le stesse prestazioni?
"Si, queste sono gomme ad alta performance - spiega Philippe - di cui la metà proviene da risorse rinnovabili o materiali di riciclo. Le bucce di arancia e limone ad esempio vengono utilizzate per estrarre le resine che finiscono nella gomma, ma abbiamo utilizzato anche olio di girasole e gomma di origine naturale. Un altro metodo è riutilizzare delle gomme usate per ricavarne il carbone nero che va a costituire il nuovo pneumatico."
Il risultato finale produce anche performance elevate?
"Il punto di questa innovazione è proprio il riuscire ad ottenere elevate performance con materiali sostenibili. E' un modo per dimostrare che il futuro può essere anche sostenibile, senza dover fare compromessi. Questo pneumatico nello specifico ha una performance ancora migliore di quello dello scorso anno."
Questa tecnologia quando sarà disponibile al grande pubblico, e quali saranno i costi? Saranno più elevati di quelli attuali?
"Il piano di Michelin è di introdurre questa tecnologia nei nostri prodotti al 40% entro il 2030, per arrivare al 100% entro il 2050. Per quanto riguarda i costi, molto dipenderà da come evolveranno le tecnologie. Nella produzione di massa il costo dei materiali sarà lo stesso di quelli attuali, ed il costo della tecnologia non influirà sul prodotto finale".
La motoE come laboratorio per lo sviluppo delle future tecnologie
Un altro dei protagonisti di questo campionato è sicuramente Nicolas Goubert, che in passato ha avuto stretti legami con la stessa Michelin, ed ora lo segue come Executive Director.
Hai lavorato in Michelin ed ora segui il campionato MotoE , che è iniziato nel 2019 con Energica, ed ora è passato alla Ducati. Cosa ne pensi di questa MotoE, dopo aver convissuto a lungo coi motori endotermici?
"Il nostro primo obiettivo era quello di diventare un vero campionato di moto sportive. Sono molto soddisfatto del risultato attuale, ora anche se il campionato è più breve, il livello raggiunto dalle moto è veramente buono".
Il mondo intero sta cercando di passare all'elettrico, e la MotoE sembra stare un passo davanti agli altri. Parlando con un tuo collega di Michelin, abbiamo avuto modo di osservare delle gomme create con materiali sostenibili.
"Spesso il mondo dello sport viene utilizzato come banco di prova per sviluppare le tecnologie del futuro, ed è vero. E' ciò che sta accadendo negli ultimi anni, e la Michelin sta continuando ad investire e migliorare le performance ma diventando sostenibili allo stesso tempo. Credo che in futuro anche altre aziende guarderanno con interesse alle possibilità di mercato. Quanto alle moto, Ducati ha già pronti gli step successivi."
Prossima tappa sarà Le Mans.
"Probabilmente ci sarà pioggia, ma i piloti sono abituati. Negli scorsi test a Jerez abbiamo avuto tre giorni di maltempo e la cosa da sottolineare è che abbiamo avuto una sola caduta. Questo significa che la moto è bilanciata, e tutto sta funzionando a dovere, nonostante molti piloti la stessero provando per la prima volta. Sarà un bello spettacolo".
Chi è caduto? Salvadori?
"No, è stato Mantovani, ma forse anche Salvadori qualche graffio l'ha dato! - scherza Nicolas - Il circuito era quasi asciutto ma c'erano ancora alcune chiazze di bagnato".