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MotoGP, Miller: "Ho dimostrato un'altra volta che tutti si sbagliavano su di me"

"E dalla Moto3 che succede ed è una bella sensazione avercela fatta. La penalizzazione di Marquez? Se ne parla troppo solo perché si tratta di Marc, lui sa cosa ha fatto"

MotoGP: Miller: "Ho dimostrato un'altra volta che tutti si sbagliavano su di me"

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Quando nella sprint race di Portimao la KTM numero 43 ha preso la testa della corsa, in più di uno hanno strabuzzato gli occhi. Miller aveva faticato per tutto l’inverno sulla moto austriaca, ma al momento giusto ha fatto vedere di che pasta è fatto e anche nella gara di domenica non ha sfigurato.

Per l’australiano è stato un modo per mettere a tacere chi l’aveva criticato.

È stato divertente sentire quello che dicono me, con la gomma soffice all’anteriore ho sorpreso tutti, ho provato a fare quello che facevo in Ducati sulla KTM - ha sorriso - Tutto il mondo aveva dubbi su di me, ma io sono il pilota che si impegna più degli altri. Nessuno aspettava di vedermi lì, provare ancora una volta che la gente si sbagliava è stato bellissimo, mi ha dato una spinta in più”.

Miller è ormai abituato a essere sottovaluta, ma al posto di abbatterlo questo lo motiva. Resta da capire perché sia considerato meno di altri piloti, forse perché non è europeo?

Non so quale sia il motivo, altrimenti agirei di conseguenza, ma ci sono stati tanti campioni australiani - la sua risposta - In tutta la mia carriera ho dovuto dimostrare che la gente si sbagliava su di me, da quando passai dalla Moto3 direttamente alla MotoGP, poi ancora quando  sono entrato nel team ufficiale Ducati. È sempre bello riuscirci. KTM mi ha dato un’opportunità, il supporto e ho la sensazione di avercela fatta”.

Un inizio così positivo lo ha caricato.

È stato un bel fine settimana già dal venerdì, abbiamo fatto un passo in avanti rispetto ai test. Mostrare di essere veloce e essere davanti a nella sprint è stato bello, era la prima volta che facevo 12 giri di seguito sulla RC16. Il team ha messo tutto insieme e abbiamo fatto del nostro meglio, mi sono divertito riguardando la gara, mi ha dato senso di nostalgia vedermi lì davanti con la KTM - ha riportato alla memoria i tempi della Moto3 - Ho lottato con Pecco e gli altri per paio di giri nella sprint. Nella gara di domenica avevo un buon  passo, ho commesso qualche errore e ho capito da avversario cosa significhi la potenza della Ducati, è un po’ frustrante” ha riso.

L’umore è buono e la voglia di crescere grande.

L’inverno è stato molto impegnativo, con tante novità: le sospensioni WP, un nuovo motore, il telaio in acciaio. Però ora sono pronto per stagione, abbiamo fatto un lavoro fantastico -  ha assicurato Jack - È il mio migliore inizio di stagione da quando corro in MotoGP e il meglio deve ancora arrivare. La gara è stata  molto interessante per capire come reagisce la moto, come funzionano le gomme. Sono rimasto sorpreso dalla durata del posteriore. Dobbiamo continuare lavorare”.

Miller è anche intervenuto sugli incidenti nella scorso weekend in Portogallo.

È stato normale, la sprint race è andata bene, sono cose che possono accadere dopo 4 mesi senza correre e con tutti i piloti che vogliono dimostrare qualcosa - la sua opinione - Siamo qui per questo e sfortunatamente certe cose possono accadere. Ora tutti puntano il dito contro Marquez perché è lui, si parla troppo: Marc sa cosa ha fatto, le gare sono così. Semmai per le penalizzazioni dovrebbe esserci una linea e bisognerebbe seguirla, mentre adesso si allontano. Noi come piloti cerchiamo di migliorare questo sport e se colpisci qualcuno c’è una penalità, ma non sono d’accordo con chi chiede di squalificarlo”.

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