Tu sei qui

MotoGP, Maverick Vinales: "Manu Cazeaux sta facendo la differenza, c'è grande intesa"

"Nel team c'è grande intesa anche grazie al nuovo capotecnico. A Portimao un ottimo risultato, ma teniamo i piedi per terra, costruiremo questo campionato gara dopo gara. La race direction? Non prende decisioni facili, noi piloti dobbiamo fidarci. L'importante è che ci sia coerenza"

MotoGP: Maverick Vinales:

Maverick Vinales, dal suo repentino abbandono della Yamaha al suo esordio in Aprilia, ne ha fatta di strada sulle due ruote targate Noale. Per lo spagnolo la stagione 2023 è iniziata nel migliore dei modi, con un'ottima prova nella prima storica sprint race, ed un secondo gradino del podio sul circuito dell'Algarve. Per il centauro di casa Aprilia le aspettative sono quindi elevate, e l'assalto al dominio Ducati si fa sempre più possibile, complici anche le grandi assenze sulla griglia di partenza in Argentina.

"Sono curioso di vedere come si comporterà l'Aprilia su questo circuito - ci racconta Maverick - l'anno scorso la situazione era molto diversa. Penso che quest'anno siamo arrivati molto più preparati a Portimao, mentre qui partiremo da zero, e le condizioni del tracciato sono una grande incognita. L'obiettivo però è sempre lo stesso, lavorare duramente per poter essere nelle prime file e lottare per la vittoria. Da un lato sono contento perché sento di avere la velocità ed il passo giusti per poter vincere, ma dall'altro questo mi mette addosso anche delle aspettative. Il fine settimana credo che sarà divertente perché il clima qui è molto incerto".

Questo nuovo formato non aiuta affatto errori dati dal nervosismo.
"Esatto, non c'è il tempo per fermarsi a pensare, bisogna ottenere subito dei buoni risultati nelle prove libere per poter competere nel fine settimana. L'unico modo per vincere il titolo sarà essere intelligenti e sopratutto costanti, tirando fuori il meglio dalla moto in ogni singola situazione".

Che impatto hanno avuto ed avranno le sprint race su questo sport?
"Avremo le idee più chiare tra qualche gara, ma rendono ancora più evidenti quali moto siano in condizioni migliori di altre".

Questa nuova Aprilia sembra una seconda pelle per te rispetto a quella dello scorso anno. In cosa è migliorata?
"La differenza più grande penso la stia facendo il team, anche grazie al nuovo capotecnico, Manu Cazeaux (ex Suzuki ndr). La moto è sempre preparata come piace a me, in modo che io debba concentrarmi solo sul dare il massimo. La moto stessa è migliorata ed ora si adatta di più al mio stile di guida. Ora è molto più stabile in ingresso curva, e riesco a frenare più tardi e più duramente, il che è un vantaggio sia nei sorpassi che nel difendersi da essi. Nel complesso ho ritrovato la sintonia giusta con la moto, che l'anno scorso faticava ad arrivare".

Lo scorso anno questo circuito fu speciale per l'Aprilia, le aspettative saranno alte.
"Sappiamo cosa siamo in grado di poter fare, e sappiamo anche su cosa invece dobbiamo ancora migliorare. Ovviamente le aspettative ci sono, ma siamo anche realisti e teniamo i piedi per terra. La nostra priorità principale sarà ottenere il massimo dalla moto sin dalle prime fasi del fine settimana, per poter ottenere dei buoni risultati poi anche in gara. La scorsa gara è stata molto positiva per me come pilota, questo mi riempie di motivazione, so di poter essere veloce, ma bisogna essere pazienti, siamo ancora agli inizi di questo lunghissimo campionato. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare passo dopo passo, per poter essere al meglio, gara dopo gara".

In questo momento l'Aprilia sembra in un'ottima posizione per poter compiere un assalto al dominio della Ducati.
"La moto è performante, l'unica cosa che possiamo fare è spingere ancora più forte di prima".

Quanto ha influito il nuovo capotecnico sulla tua crescita e sui tuoi risultati?
"C'è molta comprensione tra di noi, avevamo già lavorato assieme durante i miei due anno da rookie e ci capiamo la volo. Quando lavori e tutto sembra più facile per te come pilota, significa che sta facendo un ottimo lavoro. In questo modo io posso concentrarmi solo sulla guida".

Riguardo alla sicurezza invece, data anche l'introduzione della sprint race nel nuovo format, quali sono le tue opinioni? Pensi che la race direction sia migliorata rispetto al passato?
"Non è facile per noi piloti dare sempre le informazioni giuste. Immagino non sia facile per loro dover prendere certe decisioni in alcune situazioni, ma noi come piloti non possiamo che rimetterci al loro giudizio. L'unica cosa che conta è che ci siano delle regole chiare e che vengano applicate in modo coerente e uniforme. Capisco però che sia complicato dover gestire piloti e situazioni che non si ripresentano mai nello stesso modo, dopotutto questo è il motociclismo".

Articoli che potrebbero interessarti

 
 
Privacy Policy