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Moto2, Arbolino: “Da Quartararo ho tanto da imparare, voglio mettere pressione ai rivali”

“Sono orgoglioso del terzo posto che ho raggiunto a Portimao anche grazie al lavoro del mio team. Ho una maggior stabilità quest’anno e non sento alcuna pressione, perché sto bene con la squadra e so che non ci manca nulla”

Moto2: Arbolino: “Da Quartararo ho tanto da imparare, voglio mettere pressione ai rivali”

Inizia con un podio il 2023 di Tony Arbolino, che a Portimao è riuscito a tramutare in un ottimo terzo posto le sensazioni negative di inizio weekend, spingendosi quasi a ridosso di Aron Canet e del vincitore Pedro Acosta. “Sono molto orgoglioso, perché venerdì e sabato non mi sentivo bene con la moto e ho detto alla mia squadra che dovevamo fare qualcosa perché così non avremmo finito la gara. Hanno lavorato tutti sodo e questo mi rende ancor più orgoglioso. Ho lottato per questo” ha ammesso Tony a fine gara, raccontando la sua rimonta.

“Il primo giro ero 10° o 11°, ho iniziato a fare sorpassi e a cercare di andare a prendere gli altri. C’è stato un momento in cui mi sentivo veloce e ho provato a riprendere i due davanti, ma poi è successo qualcosa. Non mi sentivo più così a mio agio, loro riuscivano a tenere il ritmo meglio di me e hanno fatto davvero un ottimo lavoro - ha spiegato - Sinceramente, sono felice di essere salito sul podio su un tracciato in cui non mi sentivo particolarmente a posto. Ci aspetta una lunga stagione. Dobbiamo continuare così, lavorare sodo e continuare a così”.

Un terzo posto frutto proprio della sinergia che il pilota lombardo è riuscito a instaurare con il team Marc VDS, stimolo in più a dare il 100% anche in situazioni difficili come questo avvio di weekend.

“Abbiamo faticato molto. Non tanto sul giro secco perché venerdì ero quarto nella combinata, ma ero un po’ preoccupato. A volte chiudo sesto ma sono meno preoccupato perché so di essere pronto per la gara, invece questa volta non ero così fiducioso. Però l’ho fatto per il team, perché hanno lavorato tanto e fino a tardi per capire cosa mi mancava. Ed è per questo mi sono sentito meglio in gara, perché hanno lavorato duramente e hanno creduto in me sin dal primo giorno - ha chiosato Arbolino - Ogni tanto ci pensavo in gara e ho spinto anche per loro. Sono felice che anche loro siano contenti. Prima di partire ho detto al mio capotecnico: ‘Se facciamo podio qua, attenti’. Quindi, attenti!”.

Con 20 gare ancora da disputare, la costanza sarà uno degli elementi chiave per riuscire a mettere in cascina punti importanti per la lotta al titolo.

Io e la mia squadra abbiamo visto dove abbiamo commesso degli errori lo scorso anno. Siamo preparati, sappiamo dove dobbiamo essere veloci e dove dobbiamo conquistare punti importanti. È una categoria difficile, non sai mai cosa può accadere, ma lavoreremo sodo per raggiungere l’obiettivo e divertirci”, ha affermato il 22enne di Garbagnate Milanese, spiegando il passo avanti che ha compiuto durante l’inverno: “Subito dopo la gara di Valencia ero a un livello molto alto, le ultime quattro gare sono state incredibili, quindi il mio target questo inverno è stato quello di restare su quel livello, migliorando leggermente come mentalità, come fisico e come stile di guida. Sono migliorato anche in altri aspetti e anche la squadra ha fatto lo stesso. Sono dei ragazzi incredibili, il mio capotecnico come sempre è il numero 1 e sono contento di questo”. 

Al di là del buon inizio di stagione, il risultato di Portimao non soddisfa a pieno Tony, che ha bisogno di restare sempre all’erta.

“Cerco sempre di trovare un difetto a tutto, per cercare di restare motivato e continuare a migliorare gara dopo gara. In passato ho fatto tanti errori quando mi sentivo ‘perfetto’ ho commesso molti sbagli e sono caduto perché mi sentivo troppo in forma. Voglio sempre trovare nella mia testa e nella mia mentalità qualcosa da migliorare per continuare a crescere, migliorare e provare a vincere le gare” ha detto il milanese, che nell’amicizia con Quartararo ha trovato un’ulteriore opportunità di crescita.

Fabio è uno dei miei migliori amici, per questo mi trovo bene e allenarmi con lui mi insegna, perché è un grandissimo atleta, come cerco di essere anche io fuori dalle gare. È un grande sportivo, un grande professionista e lo rispetto molto sia come persona che come atleta, quindi posso imparare molto da lui - ha sottolineato Arbolino - In questi mesi abbiamo parlato tantissimo. Siamo andati a Los Angeles insieme ad allenarci. Non ci siamo detti niente dopo la gara, solo uno sguardo per dirmi: ‘tranquillo che ci sei’”.

Ora che tutti gli elementi sembrano essere al posto giusto, l’alfiere Marc VDS è pronto per affrontare la stagione con la tranquillità di chi sa di avere le carte in regola per puntare in alto.

“Non riesco a sentire nessun tipo di pressione, perché mi sento bene con la squadra. So che non manca niente, perché io sto bene mentalmente e il team vuole il mio stesso risultato. Non c’è alcun tipo di pressione, anzi, l’obiettivo è mettere pressione agli altri per fargli commettere un errore. Ho una stabilità migliore quest’anno” ha concluso Tony, che guarda già alla prossima tappa in Argentina.

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