Tu sei qui

MotoGP, Vinales: "Ottima Aprilia, per la vittoria servirà la costanza sul giro"

"Ho lavorato sulle frenate col nuovo capotecnico. Pecco? Non ha fatto errori, è stato intelligente. L'incidente di Marc? La curva 3 è ostica, ma decidono gli steward, noi piloti non abbiamo voce in capitolo"

MotoGP: Vinales: "Ottima Aprilia, per la vittoria servirà la costanza sul giro"

Share


Il primo weekend di gara è da incorniciare per Maverick Vinales, che sembra ormai aver risolto la quadra della sua Aprilia. Lo spagnolo ha conquistato il secondo gradino del podio sul circuito di Portimao alle spalle di un imprendibile Pecco sulla sua ducati. Che l'Aprilia si stia dimostrando una delle potenziali rivali della Ducati in questa stagione se ne erano avute le prime avvisaglie già ai test, dopo una scorsa stagione in cui Aleix aveva dimostrato il grosso passo in avanti della casa di Noale.

C'è stato un momento in cui avresti potuto strappare la vittoria alla Ducati?
"Ad un certo punto della gara ho pensato di riuscire a farcela - ci spiega Maverick - nelle prime fasi ho cercato di capire quale fosse il nostro potenziale per questa gara, il mio feeling sulla moto era ottimo. Verso il decimo giro Pecco ha fatto un ulteriore salto in avanti, ho provato a tenere il passo, ma ho commesso alcuni errori in frenata e così ho deciso di provare a tenermi a distanza per mantenere la temperature delle gomme sotto controllo, ma non l'ho più ripreso. Pecco è stato molto intelligente, ma sono ugualmente molto soddisfatto ed orgoglioso del lavoro svolto col team. Questo podio è già di per se un ottimo risultato".

Stando dietro a Pecco, che differenze ci sono tra le Ducati e le Aprilia?
"Il nostro motore funziona benissimo, la nostra velocità era molto elevata oggi, ed in un circuito come Portimao in cui si esce veloci dalla curva, la moto tiene bene le traiettorie, anche l'aderenza è ottima. Mi sono sentito molto competitivo. Quanto alle differenze, oggi sarebbe difficile dirlo con certezza, io avevo una mescola dura all'anteriore, lui una media. Nei punti di frenata sentivo di avere delle chance di recuperare terreno, mentre nei punti misti la Ducati sembrava avere una marcia in più. Pecco è in grado di mantenere lo stesso passo giro dopo giro, la costanza è sicuramente un qualcosa su cui dobbiamo lavorare".

Rispetto allo scorso anno, il tuo miglioramento è evidente. Cosa è cambiato?
"Col mio nuovo crewchief abbiamo lavorato molto duramente, sopratutto nelle frenate, e questo mi ha dato un grosso vantaggio in gara. Anche ieri avrei potuto ottenere un ottimo risultato sfruttando questo margine di miglioramento".

Da quest'anno la pressione delle gomme è stata regolamentata. Sei d'accordo con questa decisione?
"Sul dashboard abbiamo un allarme per la pressione delle gomme, e quando seguo qualcuno devo sempre cercare di raffreddarle uscendo dalla scia. E' un qualcosa con cui noi piloti dobbiamo avere a che fare, e non c'è modo di evitarlo".

Uno degli eventi di questa gara è stato sicuramente l'incidente che ha visto coinvolti Marquez, Martin ed Oliveira. Maverick li seguiva a stretto giro ed ha assistito all'incidente da vicino.
"Dalla mia prospettiva, in curva 3 avevo frenato tardi anche io quando ho visto Marquez partire in avanti. Non sono riuscito a vedere tutta l'azione, ma è sicuramente uno dei punti del tracciato in cui un incidente del genere poteva capitare, io stesso nella giornata di ieri avevo avuto delle difficoltà. Uno dei problemi del girare a queste velocità è che i sorpassi sono diventati esponenzialmente difficili, se non impossibili senza assumersi dei rischi. Penso che gli steward quest'anno avranno molto decisioni da prendere, considerando anche le sprint race".

A Marc è stata data una doppia lap penalty in seguito all'incidente.
"La curva 3 in particolare è molto difficile, non so dire se sia una pena giusta o se avrebbero dovuto essere più severi, non sono io a fare le regole".

Ieri si è parlato molto dell'aggressività nel nuovo formato di gara, ma oggi abbiamo visto la stessa aggressività anche nella gara classica.
"Si, alla fine è una questione di piloti, ma dobbiamo sempre tenere a mente quanto sia diventato difficile compiere sorpassi in MotoGP. A questi livelli diventa più facile commettere degli errori".

Dopo la sprint race di ieri, Joan Mir ha ricevuto una long lap penalty, mentre Luca Marini no. Cosa ne pensi?
"Ieri ci sono stati molti momenti in cui si sono sfiorati degli incidenti, ma l'unica risposta possono darla gli steward, noi piloti non abbiamo voce in capitolo".

Questo è stato un primo weekend di campionato positivo per te e l'Aprilia. Oggi un podio, ed anche ieri durante la sprint avevi uno dei passi migliori. Aprilia si propone di diventare una delle protagoniste quest'anno.
"Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione, mi sento a mio agio sulla moto, e riesco a guidare nuovamente col mio stile. Ma non ci fermeremo qui, sappiamo già dai test di avere il potenziale, ma sappiamo anche che in questo momento Ducati è la moto da battere, quindi a piccoli passi dovremo continuare a migliorare per poter competere".

L'Argentina lo scorso anno consegnò una vittoria al tuo compagno di box, Aleix. Pensi che quel tracciato potrebbe consegnarti luna vittoria con l'Aprilia?
"Sono sempre stato veloce in Argentina, ma non voglio crearmi troppe aspettative. Se lavoreremo bene i risultati arriveranno, combattendo in cima alla classifica gara dopo gara".

Articoli che potrebbero interessarti