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MotoGP, Aleix Espargarò: "siamo alla prima gara e già quattro piloti in ospedale"

"C'è troppa aggressività, Marc avrebbe dovuto saltare una gara. Mir nei primi due giri sembrava impazzito. Non è cambiato nulla, la race direction usa pesi diversi. Ammiro i sorpassi puliti di Pecco. La gara? non cerco scuse, ho pagato l'errore in qualifica"

MotoGP: Aleix Espargarò:

Aleix Espargarò paga l'errore commesso in qualifica del sabato e non riesce a superare il muro delle KTM in gara, nonostante a suo dire l'Aprilia sia nettamente superiore. Un nono posto quindi, ben al di sotto delle proprie aspirazioni ed alle aspettative della Aprilia, ripagate però dall'ottimo secondo posto del suo compagno di squadra Maverick Vinales. Risultato in gara a parte, Aleix non sembra affatto soddisfatto della direzione intrapresa da questo campionato. Al termine della prima tappa di stagione, ben quattro piloti hanno già subito incidenti importanti, e con un formato che spinge, involontariamente oppure no a seconda di come la si pensi, uno stile più aggressivo tra i piloti, sembra che si premi di più lo spettacolo a scapito della sicurezza, e lo spagnolo non usa mezza termini per esprimere le proprie preoccupazioni.

"Il risultato di oggi è stata la conseguenza del mio errore in qualifica - precisa Aleix - ho fatto una buona partenza, poi Binder mi ha colpito e sono finito ultimo, non so perché non gli abbiano dato una penalità. Lo stesso discorso vale per le azioni di Alex Marquez ai danni di Maverick ieri. Sembra che continuiamo a ripetere gli errori del passato, ma quello di ieri è stato un mio errore. Oggi avevo un buon passo e ho raggiunto facilmente il gruppo centrale con le KTM e Zarco, ma sorpassarli è stato veramente difficile, non cerco scuse, questo è il mondo delle corse. Chapeau a Miller e Binder, hanno fatto un ottimo lavoro con una KTM che secondo me non è al livello dell'Aprilia. Jack ha fatto il giro veloce, quindi non si tratta neanche più di una questione di velocità, ieri il mio passo era buono ma se parti dietro finisci nono".

Come ti senti alla fine di questo prima weekend di campionato?
"La mia condizione fisica è ottimale, nei test in Malesia non ero stato benissimo, e prima di Portimao ho subito una piccola operazione alla mano ma non mi sento stanco, Portimao non è un circuito impegnativo fisicamente. Negli ultimi giri ero molto rilassato, nonostante fossi più veloce di chi avevo davanti non avrei avuto modo di sorpassarli. Mentalmente però il nuovo formato è più stressante, ed ogni sessione ha molta più importanza, specialmente al venerdì".

A fine gara davanti alle telecamere sei sembrato molto frustrato.
"Può succedere, in alcuni momenti preferisco stringermi assieme al team e assimilare ciò che non ha funzionato. Siamo come fratelli e a volte avere una telecamera davanti non è l'ideale".

Marc oggi si è reso protagonista di un incidente spettacolare quanto pericoloso, che ha coinvolto Oliveira nel suo circuito di casa. Riceverà due long lap penalty.
"Non sono d'accordo, per un incidente del genere avrebbe meritato di saltare una gara, come per Nakagami a Barcellona. A queste velocità se avesse colpito direttamente Miguel avrebbe potuto rovinargli un ginocchio".

Sembra quindi che la race direction non sia migliorata affatto rispetto allo scorso anno.
"La questione è questa: ormai abbiamo milioni di telecamere ovunque, io stesso ne ho 3 o 4 sulla mia moto, perché non analizzano le immagini? Ieri a Joan Mir è stata data una long lap penalty per il contatto su Fabio, ma nella stessa gara, il contatto di Alex Marquez è costato a Maverick cinque posizioni. Non capisco perché due casi così simili vengano trattati in modo diverso. Del resto, le persone che prendono le decisioni sono sempre le stesse".

Pensi che la MotoGP quest'anno sia diventata più aggressiva?
"Non si può continuare così, e la race direction in questo non c'entra. E' una questione tra piloti, ma siamo soltanto alla prima gara e ci sono già quattro piloti in ospedale".

Ieri però Bezzecchi si era lamentato anche di te.
"E' ciò che più mi fa arrabbiare, perché mi considero uno dei piloti più puliti nei sorpassi. Oggi giravo più veloce delle KTM ma ho preferito non correre rischi infilando la moto in sorpassi al limite. Alla fine poi con Marco ci siamo chiariti, era una questione di traiettorie".

Non tutti i piloti sembrano essere d'accordo con le preoccupazioni di Aleix.
"Non ho alcun controllo su ciò che pensano gli altri. Oggi Mir nei primi due giri sembrava impazzito, sorpassava a sinistra e a destra toccandomi, ed ho pensato: che diamine sta facendo se ha una penalty da 5 secondi? Significa che non hai recepito il messaggio, perché rischiare ancora?".

Ritieni che la MotoGP stia andando in una direzione che non ti appartiene?
"In questo sport ci sono sempre stati incidenti e casi del genere, ma non devono diventare la norma. Mi piace come guida Pecco, sa essere veloce ed aggressivo nei sorpassi, ma è sempre pulito. Dovremmo correre tutti come lui".


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