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MotoGP, Quartararo tuona: "Non siamo in F1, in futuro ci sarà un grosso incidente"

Fabio Quartararo si schiera contro la Sprint Race, grande novità della stagione 2023: "Oggi sembrava di stare in una giungla, gestione dei primi giri pura follia. Per la sicurezza l'ideale sarebbe disputare un paio di gare da 20-25 giri"

MotoGP: Quartararo tuona:

Decimo al traguardo, Fabio Quartararo ha concluso appena al di fuori della zona punti la Sprint Race del GP di Portogallo. Una gara condizionata subito in avvio da una pessima partenza per via una noia al launch controlo e dal contatto provocato dallo spagnolo Joan Mir su Honda HRC, tanto da ritrovarsi addirittura in ultima posizione. Ragion per cui il portacolori Monster Energy Yamaha ha cercato per quanto possibile di limitare i danni, mostrando se non altro una buona costanza sul passo in sella alla propria M1. 

"In partenza ho accusato un problema al launch control - si è soffermato il Campione del mondo 2021 - ho perso un sacco di posizioni quando ho inserito la seconda marcia. Dopo inoltre sono stato colpito da Mir e mi sono ritrovato in fondo. Il ritmo era buono, abbiamo raccolto delle informazioni utili. Dobbiamo migliorare sul giro secco se vogliamo partire più avanti in griglia".

Dopo una furiosa rimonta dalle retrovie, il motociclista francese si è poi plafonato alle spalle dei Ducatisti Johann Zarco e Alex Marquez: "Ho potuto analizzare da vicino quali sono i nostri punti deboli. In alcune aree non ci comportiamo male, ma in questo tracciato non possiamo sfruttarne i benefici".

Il nuovo format, in compenso, ha già creato una spaccatura nel pensiero dei protagonisti: "Non mi piace troppo, di questo passo ci sarà un grosso incidente, oggi sembrava di stare in una giungla. Non siamo in Formula 1 in cui possiamo proseguire la corsa anche in caso di contatto tra vetture. Oggi è capitato a Marini e Bastianini, in futuro non mancheranno altre cadute. Si può essere aggressivi, non è un problema. Nel finale infatti mi sono toccato varie volte con Marquez, queste sono le gare. Io parlo della gestione dei primi giri che è stata pura follia. Siamo su moto che reagiscono in modo diverso e sono difficili da controllare".

Incalzato sul tema della troppa irruenza mostrata in pista, il diretto interessato risponde: "Non sono sorpreso da certi atteggiamenti. Seppur tosta per la tenuta fisica, per la sicurezza l'ideale sarebbe disputare un paio di gare da 20-25 giri ciascuna. Così, volendo, si ha più tempo per recuperare terreno. Nella Sprint Race sennò si resta fregati".

Nonostante lo spettacolo garantito, Quartararo tuona sul potere politico dei piloti: "Non ne abbiamo. Chi decide? Loro (Dorna, ndr). Facciamo un sacco di cose, sempre dopo però aver apportato dei cambiamenti. Alla fine così non serve a niente, sono libero di parlare".

Quartararo è già focalizzato sulla domenica: "Sarà una gara differente. I primi tre di oggi sono forti e per noi penso che potrà andare diversamente, soprattutto all'inizio. Dobbiamo essere aggressivi per mantenere la posizione e cercare di guadagnare sui battistrada".

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