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MotoGP, Bagnaia: "La sprint race? Nessuno ora può lamentarsi che manchino i sorpassi"

"Mi sono divertito, sono contento, ma è una sensazione strana pensando che domani correrò di nuovo. Bisogna cambiare approccio, pensare che si guadagnano al massimo 12 punti, non 25"

MotoGP: Bagnaia:

Il numero 1 sulla carena è stato onorato nel migliore dei modi da Bagnaia a Portimao. Dopo che la pole position gli è stata strappata dalla mani da Marquez, nella prima sprint race della storia della MotoGP il campione del mondo si è rifatto con gli interessi. Logicamente, visto il risultato, Pecco non si è unito alle critiche al nuovo format sollevate da altri piloti, e con lui sono allineati Martin e Marc che hanno condiviso il podio.

Io sono contento, abbiamo fatto il nostro lavoro - sorride - Anche se per certi versi è una sensazione strana perché domani dovremo correre di nuovo. Il mio obiettivo era finire nei primi 3, il piano è stato quello di gestire la gomma anteriore nella prima parte e ha funzionato. In generale mi sono divertito, anche se con così pochi giri la tensione è maggiore”.

Se Martin non avesse sbagliato, avresti tentato il tutto e per tutto per vincere?
Non avrei preso troppi rischi, ma ero migliore di lui in entrata di curva e se ne avessi avuto la possibilità ci avrei provato. Dove? In uscita dall’ultima curva avevo qualche problema di impennamento, non sono riuscito ad attaccarlo in rettilineo, lo avrei fatto alle curve 10 e 11. Però all’ultimo giro Jorge è andato largo, ha fatto un errore, e io ne ho approfittato”.

La sprint race serve in qualche modo a chiarirsi le idee anche per la gara della domenica?
“Domani sarà tutto diverso, a partire dall’approccio. Oggi si trattava solo di spingere, mentre domani si dovranno gestire le gomme. Detto questo, penso che i piloti davanti saranno più o meno gli stessi”.

Quartararo è stato molto critico su questo format, ha dichiarato che sarebbe meglio fare due gare di lunghezza standard.
Impossibile, sarebbe troppo faticoso. È già dura così, con un turno di libere di 60 minuti il venerdì e le qualifiche subito prima delle sprint race. Semmai, mi piacerebbe avere più tempo tra qualifiche e gare per parlare con il team, analizzare i dati, così i tempi sono veramente stretti.

Quindi la sprint race ti piace?
Fino all’anno scorso era impossibile superare e ora dicono che è una giungla? Non so cosa sia successo in mezzo al gruppo, ma so che per sorpassare oggi devi essere aggressivo, è così e bisogna essere preparati. Alla fine è una questione di trovare un compromesso, Dorna sta cercando più spettacolo e oggi non ci si può lamentare. Era anche la prima, eravamo tutti più nervosi, bisogna trovare un approccio più morbido per affrontarla perché in palio ci sono 12 punti, non 25, l’importante è stare davanti, non vincere a tutti i costi”.

Criticità non ne vedi?
Dobbiamo ancora adattarci, su questa pista eravamo preparati perché avevamo fatto i test, ma in Argentina non sarà così. Certamente il sabato è molto tosto, dobbiamo fare molte cose e non tutte possiamo farle bene, però la mia routine prima della gara non è cambiato molto: mangio qualcosa e cerco di rilassarmi”.

Cosa ci dici della lotta con il tuo ex compagno di squadra Miller?
Non mi aspettavo che Jack mi superasse, era molto veloce. Non ha avuto un inverno ideale, ma ha lavorato bene e sono contento per lui”.

Sei pronto per domani?
Oggi ho dimostrato di essere competitivo e nella gara standard useremo la gomma media, che mi piace più della morbida. Sono fiducioso”.

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