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MotoGP, Quartararo: “Sono al limite, sinceramente non saprei dove migliorare”

“Scommetto sulla gara lunga. Lo scorso anno ero frustrato ad inizio stagione, ma questa volta la Yamaha è migliorata e la situazione può cambiare da pista a pista”

MotoGP: Quartararo: “Sono al limite, sinceramente non saprei dove migliorare”

Fabio Quartararo ci ha messo una pezza come al suo solito. La sua Yamaha è infatti l’unica presente nei primi dieci con il sesto crono. Nonostante i tre decimi incassati dalla KTM di Jack Miller, il francese è riuscito ancora una volta a fare la differenza, trovando fiducia con la M1.

La strada però sembra essere tutt’altro che in discesa per il vicecampione del mondo della top class.

Sono contento, ma non del tutto – ha esordito Fabio - ho dato il massimo con la Yamaha e sono al limite. Sinceramente non saprei dove migliore nello specifico. Forse ho un decimo e mezzo ma penso sia lo stesso anche per gli altri piloti. Con la squadra abbiamo fatto un lavoro importante, ma al momento non è ancora abbastanza, perché sono sesto”.

El Diablo sa che è necessario compiere un passo avanti.
“È facile dire che posso migliorare, però non basta dirlo. Tutto il pacchetto è da migliorare e questo lo noti quando guardo gli altri piloti in pista, dove poi emergono le  differenze. La cosa che posso dire è che ho spinto Yamaha a sviluppare e penso si sia visto, anche se tutti noi abbiamo visto quanto fatto dalla Ducati nel corso dell’ultimo anno. In questa MotoGP un decimo fa la differenza, considerando che in pista ci sono otto Ducati e quattro Aprilia”.

Fabio si prepara quindi per la sfida del sabato.
“Darò il massimo come sempre, ma non so cosa potrei fare. Rispetto allo scorso anno penso che per la Ducati sia difficile superarci in staccata, ma lo stesso vale anche per noi. La situazione però potrebbe cambiare da pista a pista. Detto ciò, la cosa importante per domani sarà fare una bella qualifica”.

In seguito riflettori puntati sulla sprint race.
“Se proprio dovessi scegliere punterei più sulla gara lunga che la sprint. Dovremo però fare attenzione alle condizioni, perché saranno diverse, soprattutto in termini di grip e questo potrebbe magari aiutarci”.

In tutto ciò quest’oggi Fabio si è trovato Marc alle spalle.
“Il fatto di averlo dietro non ha cambiato nulla. Io ho spinto al massimo per dare il meglio, considerando poi che era la mia prima FP2 dell’anno. Ci sono poi state due bandiere rosse, soprattutto la seconda, che ha rallentato l’attività e il turno si è protratto per lungo tempo. Quando succedono cose del genere nel tuo inconscio non ci pensi, però sai che possono succedere anche a te”.

Per concludere Fabio traccia poi un bilancio dal punto di vista mentale.
“Lo scorso anno ero frustrato quando è iniziata la stagione, perché la moto non era migliorata dall’anno prima. Questa volta invece la storia è diversa. È vero che dobbiamo rincorrere qua a Portimao, ma durante l’inverno la Yamaha ha lavorato duramente e si è visto, dato che sono arrivate tante novità in pista che hanno migliorato la moto. Mi sento più forte con la moto e stiamo cercando di lavorare per arrivare al livello dei nostri avversari”

 

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