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MotoGP, Mir: “Non è compito dei piloti pensare alla sicurezza, siamo qui per guidare”

“Mi ha sorpreso vedere che Pol ha colpito il muro e non c’era l’air fence. È un punto pericoloso e il responsabile dovrebbe sapere che non ci sono abbastanza vie di fuga”

MotoGP: Mir: “Non è compito dei piloti pensare alla sicurezza, siamo qui per guidare”

Si è concluso con il 12° tempo il venerdì di Joan Mir, primo dei piloti Honda nella classifica delle FP2 a Portimao, con un distacco di quasi sette decimi dal primo tempo siglato da Jack Miller. Una performance che non ha stupito più di tanto il maiorchino, che però si  rammarica un po’ per non essere riuscito a migliorarsi nel suo ultimo time attack.

Non è stata una sorpresa, perché dopo i test sapevamo cosa sarebbe servito per passare direttamente in Q2. Sono contento del feeling che avevo oggi con la moto, sono riuscito a migliorare molto, ma nella seconda uscita le mie gomme avevano una temperatura più bassa rispetto a quella che avrebbero dovuto avere e per questo non hanno funzionato a dovere - ha spiegato Joan - È un peccato perché penso che sarei potuto migliorare di circa un paio di decimi, visto che ho fatto il tempo con la prima gomma. Vedremo se riusciremo a fare meglio domani”.

La Honda non ha portato nulla di nuovo rispetto ai test di due settimane fa e l’obiettivo nel box del #36 è quello di dare il massimo con ciò che si ha:Siamo ripartiti da dove abbiamo lasciato. Abbiamo lavorato su qualche piccolo dettaglio, sul set-up  e l’elettronica, perché non abbiamo altro. Dobbiamo concentrarci su ciò che abbiamo e cercare di estrarre il massimo dal pacchetto - ha chiosato Mir - Faccio progressi ogni giorno e oggi sono migliorato molto rispetto ai test. Non so dove sia il limite, ma la verità è che ci siamo abbastanza vicini”.

L’anteriore è uno dei problemi principale dei piloti della Casa di Tokyo, accentuato dalla scarsa aderenza offerta dal tracciato dell’Algarve“Il grip che abbiamo qui non è fantastico, quindi dobbiamo sovraccaricare molto l’anteriore ritardando la frenata, per questo poi l’anteriore diventa un punto critico. È rischioso, ma vedremo qual è il vero potenziale della moto perché, come ho detto, miglioro ogni giorno” ha sottolineato lo spagnolo, che al momento non se la sente di dare un vero e proprio giudizio sul nuovo format del campionato, che vedrà i piloti tornare in pista domattina per un’ultima sessione di prove di mezz’ora, prima delle qualifiche.

“Avevo detto che dopo il weekend avrei potuto dare un giudizio sul nuovo format e oggi è un esempio per capire cosa può succedere. Abbiamo avuto due bandiere rosse e abbiamo concluso la giornata alle 17. Forse non abbiamo bisogno di una sessione di prove un’ora, perché qui a Portimao la temperatura è abbastanza buona, ma non so come andrebbe a Le Mans alle 17. Dobbiamo rifletterci e provare a migliorare questo format e sono certo che anche gli altri piloti penseranno a qualcosa per perfezionarlo” ha affermato Joan, che si è poi espresso sull’incidente di Pol Espargaró.

“Non so come stia Polyccio, so che era cosciente e spero stia bene, ma è incredibile che ci sia una curva senza air fence. Ovviamente noi piloti ci siamo passati prima, ma non è il mio lavoro pensare ai punti pericolosi del tracciato. Il responsabile dovrebbe sapere che non ci sono abbastanza vie di fuga e metterci un air fence, perché è un punto pericoloso e non dovremmo stare ad aspettare che succeda qualcosa”, ha sottolineato il due volte iridato.

“Sono d’accordo con Marc sul fatto che non si debba aspettare l’anno prossimo, ma l’air fence vada messo lì per domani. Come pilota pensi spesso al fatto che potresti dire qualcosa a riguardo, ma il punto è che non è compito nostro. Il nostro lavoro è guidare una fottuta MotoGP da 350 cv e battere gli altri. Non posso pensare anche alla sicurezza . In Safety Commision diamo qualche opinione su quel che è successo al venerdì o negli anni precedenti, ma non possiamo stare concentrarci su questo al 100% - ha concluso - Quando ho visto che Polyccio ha colpito il muro e lì non c’era l’air fence sono rimasto sorpreso”.

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